Negli anni Settanta conservavo "cimeli" davvero curiosi, come questa copia dell'International Herald Tribune del 1978 (lo acquistavo perché pubblicava le mie amate daily strips). L'articolo su Donald Duck è davvero curioso: spero che si legga, nonostante la scarsa qualità delle mie foto.
Nel 1971, la Mondadori, allora licenziataria unica dei fumetti Disney, ed editrice della fortunata serie di Asterix (che vedremo poi), decise di "nobilitare" le storie dei "Disney italiani" dedicando loro una serie di albi "cartonati alla francese". Era l'epoca in cui andavano abbastanza bene, commercialmente parlando, anche i volumi di Tanguy e Laverdure quelli di Lucky Luke di Morris. Purtroppo, le "gabbie" dei due formati (quello di Topolino "libretto" e quello, appunto, dei cartonati) non potevano essere più inconciliabili! Questo portò a dolorosi rimontaggi e tagli, che lasciarono gli appassionati con l'amaro in bocca. Peccato davvero, perché erano "grandi parodie" importanti, alcune mai viste da decenni:
Il Dottor Paperus di Luciano Bottaro è fra le tre o quattro storie che ho amato di più, ma negli ultimi tempi mi ha dato dei dispiaceri. Non dirò quali.
L'inferno di Topolino di Guido Martina e Angelo Bioletto, leggendaria storia del 1949, fu quella che soffrì di più del "trattamento": tagliata, rimontata selvaggiamente, con vignette ingrandite oltre il lecito. Ma per la prima volta fui in grado di leggerla per intero, e naturalmente ne rimasi affascinato.
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