mercoledì 24 marzo 2010

Topolino - settima parte

1934



Torniamo dunque al Topolino Nerbini, annata 1934, per proseguire il nostro avventuroso viaggio alle origini del Fumetto in Italia.



All’inizio del 1934, Cino e Franco, arruolati sotto la bandiera del Re della Giungla, letteralmente schiacciano Topolino e soci. Le vendite del settimanale decollano e Mario Nerbini è convinto che il giornale Topolino si venda solo grazie ai due eroi d’oltreoceano. Dal nostro punto di vista, ottant’anni dopo, è evidente l’opposto, ovvero che la qualità delle strisce di Gottfredson è cento volte superiore a quella dei personaggi di Lyman Young e Alex Raymond. Il Topolino degli anni Trenta, come spero si accorgeranno le nuove leve 2010 dei lettori italiani, grazie ai supplementi del Corriere e della Gazzetta, è opera d’arte universale ed eterna, godibile oggi quanto all’epoca della sua creazione, forse di più.
Ma l’oggi di questo blog, occorre ripeterlo, è il gennaio 1934, e “oggi” Cino e Franco/Tim Tyler’s Luck sono la new thing, la novità eccitante. Pur avendo torto, Mario Nerbini ha quindi ragione.


Sotto la bandiera del Re della Giungla è, ancora oggi, un’ottima storia d’avventura, anche a prescindere dallo straordinario disegno di Alex Raymond. Contiene tutti gli elementi di base del sottogenere “legionario”, passato alla storia con pellicole come Morocco (1930) di Josef Von Stenberg, con Gary Cooper:





Al termine del lungo episodio, col numero 77 di Topolino inizia una nuova avventura, stavolta non di ambiente paramilitare. Il titolo, provvisorio, è Le nuove avventure di Cino e Franco nella “jungla”: l’episodio sarà poi conosciuto come La fiamma eterna della Regina Loana. È una suggestiva riscrittura di She, il romanzo di H. Rider Haggard, che avrà, un paio d’anni più tardi, una versione cinematografica, conosciuta in Italia col titolo La donna eterna, alla base, a sua volta, di innumerevoli variazioni sul tema, nel Fumetto italiano e non.





La storia, dicevo, è piena di grandi suggestioni, ma è inferiore, come tensione drammatica, all’episodio precedente, come se ci fosse stato un avvicendamento ai testi: pur restando indubbiamente “avventuroso”, l’episodio è anche molto “rosa”, con un classico triangolo amoroso che mette un po’ in ombra le atmosfere esotiche e para-archeologiche.





Secondo tutti gli storici del Fumetto, il disegno è ancora di Alex Raymond. Io mi permetto di dubitarne: è certamente un tratto di prima categoria, ma manca sia la resa “fotografica” delle figure umane, tipica del giovane cartoonist, sia la sua capacità di muovere i personaggi in ambito prospettico e con effetti “cinematografici”.





Alle matite c’è forse Burne Hogarth, futuro autore di Tarzan? Certo non è ancora Charles Flanders, che vedremo tra poco. Fortunato, sai aiutarmi?





I lettori rispondono entusiasticamente anche alla pubblicazione di questo secondo episodio, e Mario Nerbini mette in cantiere la prima collana di “albi” dedicata ai due intrepidi protagonisti: anch’essi andranno a ruba, saranno ristampati innumerevoli volte e decreteranno definitivamente le fortune del Fumetto americano in Italia e quelle personali di Mario Nerbini.

Giusto alla fine del 1934, sul numero 101 di Topolino, inizia la pubblicazione del terzo episodio, stavolta col titolo generico Le avventure di Cino e Franco, ma che sarà presto conosciuto come La pattuglia dell’avorio.
Le cose cambiano ancora: torna l’avventura a tutto tondo, e il disegno, pur lontano dalle eccellenze raymondiane, non ha le staticità di Loana:









C’è anche la presenza di un “cattivo” di tutto rispetto, Il Ragno, e per la prima volta appare l’improbabile corpo di rangers africani in cui Cino e Franco saranno arruolati, ovvero, appunto, La Pattuglia dell’Avorio. Evidentemente, dopo l’exploit con l’esercito africano del tiranno Carlos, lo sceneggiatore e il disegnatore di Tim Tyler’s Luck scommettono sul fascino delle divise.







Topolino pubblicherà ancora una storia di Cino e Franco, nel 1935, ovvero La tribù degli uomini leopardo, poi epocali avvenimenti causeranno il forzato trasloco dei due imberbi eroi. La serie conoscerà molto presto una precoce decadenza, ma per ora, come ho già detto, Cino e Franco sono le star assolute del Fumetto in Italia, e con essi tutti devono fare i conti, Nerbini per primo.

7 commenti:

  1. "Loana" iniziò il 23 ottobre 1933 e terminò il 7 aprile 1934.
    Alex Raymond in questo periodo, aveva ben altre priorità...

    Lo stile "vorrebbe" imitare il suo, ma non ci riesce (il giovane Alex stava già più di una spanna sopra la media).

    Per ogni valutazione, si deve ricordare che i volti di Tim e Spud erano sempre disegnati dallo stesso Lyman Young, per cui ci si deve affidare ai personaggi secondari, agli sfondi, alla composizione e alle posture (e un vecchio trucco è sempre di guardare mani e orecchie).

    Senza escludere che Alex Raymond abbia potuto realizzare qualche occasionale striscia (come quelle dal 1° al 13 gennaio 1934) e che, naturalmente, si possano essere alternati più ghost artists, a me risulta che l'assistente di Young, in quel periodo, fosse Bob Naylor.

    Hogarth dovrebbe aver fatto qualcosa all'inizio dell'episodio "La Pattuglia dell'Avorio", subito prima dell'arrivo di Nat Edson.

    Altri che potrebbero essere implicati sono Charles Flanders e Jim Raymond.

    Di più non so dire (magari Becattini potrebbe avere altre informazioni).

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  2. Grazie, Fortunato, per le preziose informazioni!
    E' curioso che non ci sia ancora (ma forse sono io a non conoscerla) una trattazione specifica di Tim Tyler's Luck, nemmeno in lingua inglese: la serie è stata una tale palestra di talenti, che un saggio specifico sarebbe interessantissimo.
    Non credo che Becattini ci legga: se invece mi sbaglio, allora, Alberto, batti un colpo! ;-)

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  3. Ciao!

    Leggo con interesse quanto scritto su "Loana". In effetti Fortunato ha ragione... Raymond non ha niente a che fare con tale sequenza, e Bob Naylor potrebbe essere almeno il matitista dell'episodio. Peraltro, ho fatto un "Ghosts!" su Tim Tyler's Luck per Fumo di China, anni fa, dove ho elencato tutti i ghosts che si sono succeduti negli anni (Nat Edson è stato il più longevo, 1934-45). Riguardo a Charles Flanders, mi sembra di ricordare che abbia disegnato una settimana di strisce proprio in "Loana" (non sono a casa adesso, e non ho le date esatte sottomano), mentre Hogarth dovrebbe averne disegnata (o forse solo inchiostrata) una per "La Pattuglia dell'Avorio". Posso comunque controllare ed essere più preciso.

    Di seguito vi elenco comunque i principali ghosts della strip, con le date che mando a memoria:

    Alex Raymond (daily/Sunday) 1931-33
    Bob Naylor (daily) 1933-34
    Burne Hogarth (daily) 1934 (1 settimana)
    Charles Flanders (daily/Sunday?) 1934 (1 settimana)
    Tony DiPreta (daily/Sunday) lettering c.1935
    Al McWilliams (daily/Sunday) chine? 1935
    Nat Edson (daily/Sunday) 1934-45
    Clark Haas (daily/Sunday) 1945-46
    Tom Massey (daily) 1946-48; (Sunday) 1946-72
    Jason Robert (Bob) Young (daily)1948-84

    Salutoni,
    Beka

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  4. @ Beka: intanto, benvenuto tra noi! Se vorrai intervenire ancora, quando ti parrà, sarà magnifico. Ormai siamo tanto pochi, noi fan del grande fumetto sindacato americano, che è meglio "stringere" il gruppo.
    Dire che mi sento colpevole, ad essermi lasciato sfuggire il tuo articolo su FdC, è poco! Non la compro più da anni, devo ricominciare... Grazie per la tabella dei ghosts (mi fido, della tua memoria). Quindi la mia domenicale originale, del 1937, è di Nat Edson. Speravo fosse di Hogarth ;-)
    Ancora grazie per il contributo e a presto

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  5. Ciao, Donald!

    Allora... Avevo detto che sarei stato più preciso riguardo alle attribuzioni di Cino e Franco, ed eccomi qua, sperando di far piacere agli appassionati come me ai quali piace sapere "chi ha fatto cosa" nelle strisce americane. Passo all'elenco (suddiviso in strisce quotidiane e tavole settimanali).

    Salutoni da
    Beka

    TIM TYLER'S LUCK - strisce quotidiane
    Sceneggiatori:
    LYMAN YOUNG 13/8/1928- -1984
    BOB YOUNG (A) 23/6/1952-1984; 1984-8/1996

    Disegnatori:
    LYMAN YOUNG (m/i) 13/8/1928-1932; (matite parziali, soprattutto teste di Cino e Franco) 1932-1935
    ALEX RAYMOND (assistente e ghost) 6/1931-6/8/1931; (Ghost) 8/8/1931-21/10/1933
    BOB NAYLOR? (Assistente, Ghost) 23/10/1933- -21/4/1934
    JIM RAYMOND? (Assistente) c.1934
    CHARLES FLANDERS (Assistente) 8-13/1/1934
    BURNE HOGARTH (Assistente [solo chine?])9-18/4/1934
    NAT EDSON (Ghost) 23/4/1934- -3/11/1945
    AL McWILLIAMS (Assistente o Ghost) c.6/1935
    CLARK HAAS (Ghost) 5/11/1945-30/8/1947
    TOM MASSEY (Ghost) 1/9/1947-21/6/1952
    BOB YOUNG (m/i) 23/6/1952-8/1996

    TIM TYLER'S LUCK - Tavole settimanali
    Sceneggiatori:
    LYMAN YOUNG 19/7/1931-9/7/1972
    BOB YOUNG (Assistente) 5/1952-9/7/1972

    Disegnatori:
    LYMAN YOUNG (m/i) 19/7/1931-1932; (matite parziale, soprattutto teste di Cino e Franco) 1932-1934
    ALEX RAYMOND (Assistente, Ghost) 19/7/1931-26/11/1933
    NAT EDSON (Ghost) 5/1934- -6/1/1946
    AL McWILLIAMS (Ghost) 16/6/1935-28/7/1935
    CLARK HAAS (Ghost) 13/1/1946-24/4/1947
    TOM MASSEY (Ghost) 31/8/1947-29/6/1952; (m/i) 6/7/1952-9/7/1972

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  6. Oh, grazie infinite, Beka!Informazioni preziosissime. Non ti sembra, riguardo le giornaliere, che la mano di Raymond sia un po'... allentata già dal 9 ottobre 1933, due settimane prima della fine?

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  7. Dato che sono qui con un'edizione di CINO E FRANCO (Comic Art - NCN 36) e una lente d'ingrandimento, direi, con pochi dubbi, che i tipici manierismi raymondiani si vedo fino al 21 ottobre 1933.
    Anzi, ribadisco che i suddetti manierismi li vedo piuttosto chiaramente anche nelle prime due settimane del 1934 (la seconda delle quali i dati di Beka attribuiscono a Flanders).
    Per quanto mi sembri incredibile che Raymond, proprio mentre era intento a dare il via alla sua carriera solista, avesse il tempo di "ghostare" 12strisce12, io vedo la sua mano (e Flanders neppure in X-9, riusciva ad essere così raymondiano).

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