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giovedì 22 ottobre 2009

Don Chisciotte di Lino Landolfi - Edizioni NPE

Interrompo per una volta il mio monologo appassionato (senz'altro da appassionato, spero utile per gli appassionati) e vi propongo un "consiglio per gli acquisti".



Andrea Mazzotta mi ha inviato la cartella stampa del nuovissimo "Don Chisciotte" di Lino Landolfi, di cui ho già parlato qui. Mi fa piacere riportarla pari pari:

Nicola Pesce Editore pubblica il Don Chisciotte di Landolfi

La Nicola Pesce Editore è orgogliosa di annunciare il ritorno di un maestro dimenticato del fumetto italiano, LINO LANDOLFI, e del suo più grande capolavoro, la trasposizione a fumetti del Don Chisciotte di Cervantes!
In una splendida edizione cartonata la NPE ripropone una pietra angolare della letteratura disegnata, apparsa per la prima volta sulle pagine del Vitt tra il 1968 e il 1969 ma ancora oggi estremamente moderna nel tratto e nella narrazione.
A rendere ancora più prezioso il volume contribuisce un ricco apparato critico e di approfondimento dell'opera, a cura di Gianni Brunoro. Il volume, contiene anche un’approfondita biografia e una esauriente bibliografia dell' autore, che lo rendono l’edizione definitiva per antonomasia.
Il Don Chisciotte di Landolfi inaugura la nuova collana della NPE, Nuvole d' Autore, che si propone di accompagnare il lettore in un lungo viaggio attraverso i grandi classici dimenticati del fumetto mondiale, che in quanto tali non possono mancare nella libreria di ogni appassionato dell' arte sequenziale.



Non ho ancora visto il volume - che sarà presentato a Lucca - e naturalmente non posso dire degli esiti tipografici. Ma che venga varata una nuova collana dedicata ai classici del Fumetto italiano (e non) è una notizia che ovviamente riempie di piacere. Anzi, se Andrea Mazzotta ci vorrà offrire qualche anticipazione delle future uscite, ci farà cosa più che gradita!




Il Don Chisciotte della NPE vanta una presentazione storico-critica di Gianni Brunoro, carissimo amico (che saluto, nel caso mi legga!), di cui sono in grado di anticipare, sempre grazie alla cartella stampa, un estratto:

“Nel Don Chisciotte di Landolfi si evidenzia tutta la sua originalità innovatrice. Infatti, ai precedenti autori, che si sono più o meno adeguati alle variazioni su un tema obbligato – la fedeltà all’impostazione iconica tradizionale – si potrebbe in fondo rimproverare di aver mancato di donchisciottismo, per aver sacrificato l’omaggio allo spirito dell’opera in nome dell’attenzione pignola verso il dettaglio. Landolfi compie invece un salto netto nei confronti della tradizione, se ne distacca completamente, sostituendo alla tradizionale figura ascetica del Don Chisciotte una figura di tonto sprovveduto (relegando il rispetto della tradizione nella “aulicità” dei dialoghi). Ne consegue quindi una nuova e diversa interpretazione psicologica del personaggio, ciò che dà un differente spessore a questa nuova angolatura visuale dell’eroe cervantino.”



Più che bene, dunque. Aspettiamo con impazienza...