Gli almanacchi di "Linus", quelli appena distinguibili sulla sinistra, sono stati una delle collane più particolari dell'editoria a fumetti italiana. All'epoca, fra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta, costituivano una specie di ibrido: erano decisamente troppo lussuosi per essere considerati dei periodici "normali" (copertina cartonata pesante, ampia foliazione) e d'altra parte erano distribuiti in modo non convenzionale, e non andavano direttamente in libreria, almeno per quanto mi ricordi. Alcuni volumi assimilabili agli Almanacchi - come uno dei due "Buck Rogers", che sono in un altro scaffale - venivano dati solo agli abbonati. Devo controllare una volta per tutte cosa mi manca, di questa serie.
Accanto, ci sono tutti quanti i volumi Garzanti dell'"Età d'oro del Fumetto", serie piccola a colori, usciti fra la metà degli anni Sessanta e la fine del decennio. Furono seguiti dai grandi volumi orizzontali ("L'Uomo Mascherato", "Brick Bradford", ecc.), e anticipati dal bellissimo "I primi eroi", curato da Francis Lecassin. Magari spenderò due parole su questa proto-antologia nel prossimo post: fu probabilmente il primo libro "serio" a fumetti, e resta come testimonianza di un modo raffinato, colto e consapevole di trattare la Narrativa Grafica, molto prima che si chiamasse così, e prima ancora che il mondo accademico se ne interessasse. Prima di Bordighera, insomma.
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