sabato 10 luglio 2010

I tre Porcellini 2 – la galleria dei dimenticati

1935 - 2


Torniamo a I Tre Porcellini, il giornale che ha segnato l’ingresso di Mondadori in campo disneyano. Fino alla chiusura del Supplemento, il settimanale mantiene un’impostazione decisamente di basso profilo, con pseudo-Silly Symphonies (lucidate da varie fonti non sindacate) e i fumetti che...

mercoledì 7 luglio 2010

Topolino quindicesima parte – un singolare esperimento e il primo concorso a premi

1935 V, fine


La struttura di Topolino, come dicevamo nello scorso post, sembra ormai stabilizzata. Col n. 151, però, la redazione di Mondadori mette in atto un esperimento che ottant’anni dopo potrebbe apparire incomprensibile.



Le domenicali di Mickey Mouse, con l’irresistibile storia di Saltarello, scompaiono dalla prima pagina e vengono sostituite da una storia “naturalistica” di fantascienza con un curioso titolo, S.K.1.,opera di Guido Moroni Celsi.

Ma non basta. Sul numero 152, Topolino è scalzato anche dall’ul...

domenica 4 luglio 2010

Topolino quattordicesima parte – il grande Yambo

1935 IV


Dal n. 139 del 25 agosto 1935, la stampa di Topolino passa alla tipografia SAME (Società Anonima Mondadori Edizioni) di Via Settala, a Milano, e la tricromia un po’ pasticciata lascia il posto ai regolari quattro colori. Topolino rivedrà la tricromia molti anni dopo, ma quella è tutta un’altra storia.
In prima pagina, inizia la pubblicazione della storia di produzione domenicale conosciuta in seguito come Topolino e il canguro, che occuperà tutti i numeri restanti dell’annata e si concluderà sul n. 158 del 1936.



In ultima pagina inizia la pubblicazione di una storia italiana, la fanta...

giovedì 1 luglio 2010

Topolino tredicesima parte – l’esordio di Mondadori

1935 III

Dunque dicevamo che Mondadori subentra a Nerbini, quale editore di Topolino, con il numero 137 dell’11 agosto 1935.
Mettiamoci nei panni di uno dei lettori che quel giorno va all’edicola, senza sapere che il suo settimanale preferito ha cambiato editore. Ecco cosa trova:



La testata, disegnata da Giove Toppi, è la stessa dell’edizione Nerbini. La stampa, in tricromia, è tecnicamente uguale a quella solita, anche se più scadente rispetto agli standard fiorentini. Nerbini si serviva, nel 1935, della tipografia Vallecchi di Viale dei Mille, a Firenze; per i primissimi numeri, pur disponendo di attrezzature proprie, Mondadori si rivolge all’Archetipografia Milanese di Viale Umbria, a Milano. Evidentemente, per rendere il passaggio il meno trau...