Probabilmente, dopo il 1962, è la proprietà del Vittorioso ad impedire alla redazione di tornare agli antichi fasti fumettistici: d’altronde un cambiamento radicale è alle porte, e si respira aria di smobilitazione. Domenico Volpi e il suo staff investono tutte le energie nella parte redazionale, che si fa sempre più agguerrita, moderna e sorprendentemente avanzata, sia dal punto di vista giornalistico che da quello morale e sociale. Non viene persa occasione per sottolineare l’importanza della memoria storica recente, con una eccellente “copertura” di ricorrenze fondamentali come il 25 aprile e la firma della carta costituzionale.
È davvero notevole che l’articolo riprodotto qui sopra sollevi una polemica a cui i redattori non si sottraggono affatto. Notate l’alto livello di civiltà della seguente nota redazionale, quasi certamente scritta da Volpi:
Quale altro giornale per ragazzi, nel 1965/66, dimostrava una simile coscienza civile? Lo farà solo il Corriere dei Ragazzi, diversi anni dopo, in un contesto radicalmente mutato.
Il Vittorioso, giornale cattolico e ritenuto a torto o a ragione “di destra” (certamente non si sottrae alla logica dei gruppi contrapposti, in epoca di guerra fredda) affronta con coraggio anche pagine nere della storia sociale italiana:
Naturalmente, viene privilegiato il lato ottimistico della cronaca, con ampio spazio – com’è del resto sempre stato – all progresso tecnologico e scientifico. Ma lo si fa sempre con grande sensibilità e intelligenza.
Nel 1964, si comincia a parlare di Luna: l’ufficio stampa della NASA inonda le redazioni di tutto il pianeta con particolari già avanzati sul progetto Apollo. Il Vittorioso non si limita a generiche valutazioni, ma offre ai propri lettori informazioni reali e documentate: un anticipo di ciò che vedremo, ahimè non più sul Vittorioso, nel luglio del 1969:
La tragedia della guerra nel Vietnam, lacerante per le coscienze non solo americane e foriera di terribili divisioni ideologiche in tutto il mondo non è affatto ignorata: Franco Caprioli, proprio agli inizi del dramma, è incaricato di dare quanto meno le coordinate geografico-politiche: