Visualizzazione post con etichetta Cino e Franco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Cino e Franco. Mostra tutti i post

giovedì 18 novembre 2010

Il Giornale di Cino e Franco - 1

11 agosto 1935 - Il n. 1


Abbiamo lasciato Mario Nerbini con in tasca un sostanzioso assegno di Mondadori per la cessione dell’esclusiva Disney, ivi compresa la testata Topolino. È stato scritto infinite volte che l’affare crede di averlo fatto l’editore fiorentino, convinto che il settimanale si venda non tanto per i fumetti di Gottfredson e collaboratori, quanto per Cino e Franco (Tim Tyler's Luck) di Lyman Young. Nerbini è comunque tutto contento per l’incredibile successo de L’Avventuroso, che mette in ombra ogni altra cosa. Abbiamo anche detto che oggi, nel 1935, l’analisi di Mario Nerbini è formalmente giusta, anche se – con il senno del poi – sostanzialmente sbagliata.

Il 26 luglio 1935, esattamente una settimana dopo l’uscita dell’ultima puntata delle storie di Cino e Franco sul Topolino Nerbini, appare in edicola un nuovo giornale, preceduto, come sempre accade, da un saggio gratuito (inserito ne L’Avventuroso n. 42) e da una notevole campagna pubblicitaria su tutti i periodici della scuderia:


venerdì 21 maggio 2010

Gli albi Nerbini: Cino e Franco, prima parte

1934/1935


Il grande successo di Cino e Franco, quello epocale che ha cambiato la storia del Fumetto in Italia, incoraggia Mario Nerbini a ristampare in una collana di “albi” anche gli episodi dell’avventuroso duo, disegnati inizialmente da Alex Raymond. La prima storia, Sotto la bandiera del Re della Giungla, pubblicata a puntate nel 1934 su Topolino, appare nelle edicole nell’agosto dello stesso anno. È un volume stampato a “quinterni”, ovvero a fascicoli separati uniti da grappette metalliche e con una copertina in carta sottile, disegnata – opportunamente – da Giorgio Scudellari, l’emulo italiano di Lyman Young:


mercoledì 24 marzo 2010

Topolino - settima parte

1934



Torniamo dunque al Topolino Nerbini, annata 1934, per proseguire il nostro avventuroso viaggio alle origini del Fumetto in Italia.



All’inizio del 1934, Cino e Franco, arruolati sotto la bandiera del Re della Giungla, letteralmente schiacciano Topolino e soci. Le vendite del settimanale decollano e Mario Nerbini è convinto che il giornale Topolino si venda solo grazie ai due eroi d’oltreoceano. Dal nostro punto di vista, ottant’anni dopo, è evidente l’opposto, ovvero che la qualità delle strisce di Gottfredson è cento volte superiore a quella dei personaggi di Lyman Young e Alex Raymond. Il Topolino degli anni Trenta, come spero si accorgeranno le nuove leve 2010 dei lettori italiani, grazie ai supplementi del Corriere e della Gazzetta, è opera d’arte universale ed eterna, godibile oggi quanto all’epoca della sua creazione, forse di più.
Ma l’oggi di questo blog, occorre ripeterlo, è il gennaio 1934, e “oggi” Cino e Franco/Tim Tyler’s Luck sono la new thing, la novità eccitante. Pur avendo torto, Mario Nerbini ha quindi ragione.

martedì 16 marzo 2010

Topolino - sesta parte (arriva la Grande Avventura)

1934


A questo punto, facciamo mente locale e riprendiamo il filo delle concitate, perfino convulse vicende editoriali del 1933. Nel giro di un anno, la stampa periodica per ragazzi è stata profondamente scossa, prima dall’esordio del Jumbo SAEV (con varie testate parallele), che ha portato in Italia le serie “avventurose” britanniche dell’Amalgamated Press; poi dal Topolino Nerbini (specie col Supplemento), che ha imposto i fumetti Disney e abolito – o quasi – le didascalie. Sono usciti anche alcuni “albi”, cioè grandi fascicoli che raccolgono le storie apparse a puntate sui settimanali: li vedremo in seguito, qui accenno solo al già rammentato Topolino contro Wolp e a Le avventure eroicomiche di Topolino Aviatore.