domenica 23 dicembre 2012

Buon Natale!

Buon Natale a tutti
Auguri datati un secolo fa, anche per sfatare la leggenda che Babbo Natale sia arrivato in Italia nel Dopoguerra e che debba il suo costume rosso alla Coca Cola...

 

 
 
 
 
 

venerdì 14 dicembre 2012

Fumetti e dintorni - 3



 


Biblioteca Marucelliana, Via Cavour, 43-45
Salone Monumentale
20 dicembre 2012, ore 15.30
Inaugurazione della
MOSTRA BIBLIOGRAFICA


a cura di
Leonardo Gori, Sergio Lama, Giovanna Lambroni
 
Interverranno:
 
Monica Maria Angeli
(Direttrice Biblioteca Marucelliana)
Ludovica Sebregondi
(Fondazione Palazzo Strozzi)
Dora Liscia
(Università degli Studi di Firenze)
Marco Vichi
(Scrittore)
I curatori
 
Con l’occasione sarà presentato il catalogo
edito da Angelo Pontecorboli Editore

La mostra sulla nascita del Fumetto in Italia raddoppia
Dal 20 dicembre la Biblioteca Marucelliana racconta le origini di Topolino & C.
anche attraverso libri e riviste della Firenze degli anni Trenta

Dai documenti d’archivio all’universo dell’illustrazione libraria, prosegue la retrospettiva della Biblioteca Marucelliana sugli anni Trenta, al tempo degli esordi del Fumetto in Italia. Dopo l’inaugurazione, il 30 novembre scorso, della Sezione Documentaria, dedicata alle relazioni politiche e culturali che segnarono la nascita del moderno Fumetto italiano, apre ora al pubblico anche la seconda sezione di Fumetti e dintorni. Editori e illustratori a Firenze negli anni Trenta, realizzata in collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi tra gli eventi collaterali della mostra Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo.
È infatti in programma per le ore 15.30 di giovedì prossimo, 20 dicembre, nella storica sede della Biblioteca di via Cavour, la presentazione della Sezione Bibliografica della mostra, in cui saranno esposte alcune delle più significative opere date alle stampe dalle case editrici fiorentine negli anni Trenta, che aprirono la strada alla rivoluzione portata in Italia dai comics d’oltreoceano.
 
Il percorso espositivo offre una panoramica della produzione editoriale del periodo, partendo dagli anni che precedettero l’avvento del Fumetto, per poi dedicare ampio spazio ai personaggi più popolari del tempo e alle collane di libri, proposte attraverso inediti accostamenti con le prime strips. Nelle vetrine troveranno spazio, accanto a riviste e libri tratti dal ricco patrimonio dell’Istituzione fiorentina, anche cartoline, locandine, spartiti musicali e alcuni disegni originali di Yambo (Enrico Novelli), Giove Toppi e Piero Bernardini.
 


Giove Toppi e Mario Nerbini. Firenze, maggio 1935
 

Gli illustratori attivi a Firenze negli anni Trenta vissero in prima persona l’arrivo dei fumetti in Italia e, pur essendo profondamente influenzati dalle tavole che provenivano dagli Stati Uniti, non poterono fare a meno di guardare anche a una tradizione tutta fiorentina. Parlare dei fumetti, dunque, diventa anche un’ottima occasione per descrivere un decennio: quello che vide Topolino e Flash Gordon competere in popolarità con la ‘Biblioteca dei miei ragazzi’, Roberto Lemmi trasformare L’Uomo Mascherato in Il Giustiziere Mascherato e Yambo adattare in strips le avventure del suo celebre Ciuffettino. In quest’ottica, le prescrizioni che il regime dettò in campo editoriale, pur penalizzando non poco la popolarità dei personaggi a stelle e strisce, si rivelarono occasione fruttuosa per gli illustratori attivi presso la casa editrice Nerbini che si ritrovarono a rivaleggiare con i maestri del fumetto americano.
 
Un’analisi dell’articolata produzione editoriale di questi anni svela dettagli interessanti: così si scopre che dopo l’acquisizione di «Topolino» da parte di Mondadori, a Firenze venivano ancora stampati volumi e cartoline su licenza Disney; o che, nonostante l’immensa fortuna di cui godette un personaggio come Pinocchio, il pubblico dimostrò di non apprezzarne la versione a fumetti. Il punto di partenza non può che coincidere con la casa editrice Nerbini, i cui attivissimi disegnatori furono i primi a cimentarsi con il nuovo medium, e non può che muovere dalla produzione periodica che precedette le prime uscite di «Topolino», dal satirico «Il 420» alle riviste di cinema e mondanità, fino a quelle dedicate alle novelle o allo sport. Il panorama fiorentino prima dell’arrivo dei fumetti era però caratterizzato anche dalla produzione di altre case editrici che esponevano i loro volumi alla Fiera Internazionale del Libro, giunta nel 1932 alla sua ultima edizione: essa presentava infatti i cataloghi di tutte le case editrici, comprese quelle meno affermate, come la Giulio Giannini & Figlio, o quelle di cui meno nota è la partecipazione in questo campo, come La Nuova Italia e la Vallecchi.
 
Fil rouge che accomuna editori e illustratori proposti è dunque la loro fiorentinità. Il riferimento è a nomi come Roberto Sgrilli, tra i più attivi a Firenze tra gli anni Venti e Trenta, in particolare per la Bemporad, ma anche autore di molti personaggi dei fumetti de «Il Corriere dei Piccoli», o Roberto Lemmi, che in questi anni firmava le copertine dei fascicoletti dell’esordiente Corrado Tedeschi e che, soprattutto, fu l’artefice della versione nostrana de L’Uomo Mascherato di Falk e Moore.
 


Vanno poi ricordati almeno gli illustratori dello staff della casa editrice Nerbini che accompagnavano il più noto Giove Toppi nella sterminata produzione iconografica delle riviste: tra questi Antonio Burattini, che spesso si firmava “Buriko del 420”, nato e cresciuto nella casa editrice fiorentina e noto ai più per i suoi Balillino e Pisellino.

Non poteva mancare, in una rassegna caratterizzata dalla comune matrice fiorentina, anche Piero Bernardini, il cui numero di immagini realizzate per i ragazzi è a tutt’oggi difficilmente quantificabile. Anche lui, inevitabilmente, approderà al mondo dei fumetti, anche se con un po’ di ritardo rispetto ai suoi colleghi: sono infatti riferibili solo al decennio successivo sia le tavole per «Il Corriere dei Piccoli» che la raffinata versione del Don Chisciotte edita da Corrado Tedeschi. Altro illustratore che solo nei decenni successivi si cimenterà con il Fumetto fu Fiorenzo Faorzi, il cui nome è strettamente legato alla ‘Biblioteca dei miei ragazzi’ e che, per la casa editrice Salani, fu anche il principale disegnatore di Pinocchio. Uniche eccezioni sono rappresentate da Toppi, che però matita fiorentina – pur essendo nato ad Ancona – può comunque essere considerato per aver svolto praticamente l’intera sua attività artistica a Firenze, e da Yambo (Enrico Novelli), pisano ma attivissimo in città, padre di quel Ciuffettino che dalle tavole dei libri approderà poi sulle pagine de «Il Giornale di Cino e Franco».
 
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della Biblioteca Marucelliana
 
Ufficio Relazioni con il Pubblico Biblioteca Marucelliana 
Per informazioni:
Tel. 055 2722 210 

 
Ufficio stampa Fondazione Palazzo Strozzi:
Tel. 055 391 7122


giovedì 6 dicembre 2012

Fumetti e dintorni - 20 dicembre

Biblioteca Marucelliana
Firenze, Via Cavour 43-47
FUMETTI E DINTORNI
 
 
©  Studio RovaiWeber

Con Dora Liscia e Juri Meda. Firenze, Biblioteca Marucelliana, 20 Dicembre 2012

Fumetti e dintorni alla Marucelliana - i filmati

Fumetti e dintorni - Editori e illustratori a Firenze negli anni Trenta
Presentazione del 30 Novembre 2012. Firenze, Biblioteca Marucelliana.

©  Studio RovaiWeber


L'introduzione di Monica Maria Angeli, Direttore Biblioteca Marucelliana:



La presentazione di Ludovica Sebregondi:
 


La presentazione di Fabio Gadducci:



L'intervento di Leonardo Gori, curatore della mostra insieme a Giovanna Lambroni e Sergio Lama:

martedì 27 novembre 2012

"Eccetto Topolino" all'antica sede della Nerbini

"Eccetto Topolino" questo pomeriggio alle 17 in Via Faenza 111, a Firenze.
Conferenza di Fabio Gadducci e Leonardo Gori, nell'ambito della mostra Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo, allestita a Palazzo Strozzi fino al 27 gennaio 2013.




La sede è quella di Pitti Immagine, ma il palazzo è quello appartenuto alla Casa Editrice Nerbini.
"L'Avventuroso" torna a casa...

venerdì 2 novembre 2012

"I DISNEY ITALIANI" A Lucca!

Splendida presentazione de "I Disney Italiani" (Becattini, Boschi, Gori & Sani, edizioni NPE) a Lucca Comics, con Giulio Giorello, Mauro Lepore, Valentina De Poli, Andrea Mazzotta, Pierluigi Gaspa (brillante conduttore):

 
 
Sopra, da sinistra a destra: Andrea Sani, Alberto Becattini, Pierluigi Gaspa, Valentina De Poli, Giulio Giorello e in fondo, seminascosto, Mauro Lepore.
Qui sotto (ahimè) io, Alberto, Andrea oltre vent'anni fa insieme a Romano Scarpa e la sua famiglia (e le nostre)... Ciao, Sabina!
 
 
Qui sotto: le dediche! (con Paolo Castagno del Papersera)
 
 
E infine, il meraviglioso stand della NPE. Grazie per tutto, Andrea Mazzotta!




sabato 6 ottobre 2012

I DISNEY ITALIANI, vent'anni dopo!

Ed eccolo qui, ampliato a dismisura, completissimo, in gran parte riscritto e con migliaia di illustrazioni, anche inedite e rare:


Due immensi tomi in cofanetto, di cui ho condiviso la (ri)scrittura con Alberto Becattini, Luca Boschi e Andrea Sani:


 
I particolari li trovate su AfNews. Alcune anticipazioni nel prossimo post...
 
 


Arrivano (ritornano!) I DISNEY ITALIANI!

A volte sembra proprio ieri, altre volte gli oltre vent'anni (22!) che sono passati, sembrano raccontarci un altro mondo e un'altra vita...



Quanti carissimi amici...





 
 





mercoledì 29 agosto 2012

I due Flash Gordon - terza parte

Richiamo, da questo stesso blog, la prima pagina de "L'avventuroso" con la tavola che abbiamo visto nello scorso post. Tanto per ricordare che le edizioni italiane d'Anteguerra sono bellissime e soprattutto affascinanti, ma certo assai spesso infedeli agli originali:


Ma dicevamo delle ben due edizioni contemporanee del Flash Gordon (e non solo) di Alex Raymond e Don Moore: alla faccia di chi reputa questi fumetti opere sorpassate... Chi ha letto "Eccetto Topolino" sa bene che guerra scatenarono Gordon e compagni, in Italia, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale: ebbene, oltre settantacinque anni dopo, le opere di Raymond & co quasi inflazionano il mercato delle ristampe, mentre i censori dell'epoca, fascisti e non, sono morti e stramorti, praticamente dimenticati. Piccole cose che fanno piacere. ;-)

Avevo anticipato un mio giudizio (del tutto personale) scaturito dal confronto fra l'edizione IDW e quella Titan Books. Se è vero che la prima ricrea, in modo quasi miracoloso, sfumature e tonalità dei colori originali delle proofs, bisogna anche dire che, soprattutto nel primo volume, l'intervento nel dominio digitale ha leggermente bruciato il tratto (ma proprio poco, eh! Roba da maniaci) e ha creato un effetto di maggior contrasto. Al contrario, l'edizione Titan ha lasciato un sentore di "fotografia di ritagli da giornali" ma nel contempo ha salvato un pelo di più la finezza del disegno.
Opinione personale, dicevo. Giudicate voi:

EDIZIONE IDW:


EDIZIONE TITAN:


Infine, un ultimo confronto fra la tavola domenicale di Jungle Jim del 12 agosto 1934 e la ristampa IDW:

PATINATA ORIGINALE:


EDIZIONE IDW:


E con questo, direi che abbiamo concluso.

martedì 28 agosto 2012

I due Flash Gordon - seconda parte

Dunque, dicevamo: la pregevolissima edizione IDW del Flash Gordon di Alex Raymond e Don Moore NON è tratta dalle patinate originali, almeno in massima parte. Lo prova questa vignetta, enucleata dalla tavola del 26 luglio 1936, dove evidentemente traspare, nel retino del colore di fondo, la pagina stampata sull'altro lato:


Questa è la tavola intera:


Ma allora, fino a che punto, con un intelligente restauro digitale, i grafici della IDW sono riusciti ad avvicinarsi alla cromia della patinata originale?
Fortuna vuole che possa mostrarvi, per quanto dopo un macchinoso patchwork dovuto al formato ridotto del mio scanner, una proof originale del KFS di Flash Gordon, quella dell'8 aprile 1935 (notate l'indicazione del numero de "L'Avventuroso" in cui fu stampata):


Ho evitato di modificare l'immagine, lasciando pari pari quello che è uscito dal mio scanner, aberrazioni cromatiche comprese. Così è possibile un confronto "alla pari" con la corrispondente tavola pubblicata sul primo volume dell'edizione IDW:


Credo che il confronto sia eloquente: i grafici dell'IDW, partendo dai ritagli dei supplementi domenicali americani d'epoca, che come sappiamo erano stampati malamente su pessima carta (newsprint, appunto), hanno fatto un magnifico lavoro. Il confronto va a netto favore della patinata originale, e ci mancherebbe altro, ma ha davvero del miracoloso:

PATINATA ORIGINALE:


EDIZIONE IDW:


PATINATA ORIGINALE:


EDIZIONE IDW:



(Continua)

lunedì 27 agosto 2012

I due Flash Gordon (più Jungle Jim) - prima parte

Sempre a proposito di scansioni delle strisce americane dai giornali e del loro opportuno o inopportuno restauro, avevo accennato due post fa alle ben due edizioni dell'immortale Flash Gordon di Alex Raymond e Don Moore, attualmente in uscita:


Quella riprodotta sopra è la copertina del secondo volume dell'integrale di Flash Gordon, edita dalla IDW e reperibile sui vari Amazon. La riproposta delle sundays è arrivata al 5 marzo 1939. Dico solo per inciso che, all'ennesima rilettura ma per la prima volta in forma corretta, il Flash Gordon degli anni Trenta si conferma di assoluto valore artistico, non solo dal lato grafico (per quanto sia quello più importante) ma anche per i testi. Ebbene sì: in questi due volumi, a parte l'inizio molto cartoonesco - ma anche per questo godibile - si respira aria mitica, da grande saga che ha insegnato moltissimo a Star Wars & co. e che NON è invecchiata affatto, a dispetto dei tanti decenni trascorsi.
Caratteristica peculiare dell'edizione IDW è che ogni pagina non propone solo la Sunday di Flash Gordon, ma anche il topper, ovvero la tavola di Jungle Jim, sempre disegnata da Raymond. E queste sono strisce effettivamente anche rare, specie quelle uscite dopo il 1938. Il criterio è perciò filologicamente ineccepibile.
Ma, incredibile dictu, sta uscendo anche un'altra edizione di Flash Gordon (stavolta senza Jim), edita dall'inglese Titan Books. Per ora è uscito solo il primo volume, che però è decisamente corposo, in quanto arriva al 18 aprile 1937:

La cosa strana è che attualmente il primo volume è dato come "di prossima uscita" sia dall'Amazon britannico che da quello statunitense, mentre a me è arrivato prima dell'estate.
Il tempo è tiranno, e devo dividere questa recensione in più parti. Iniziamo subito con una comparazione fra una vignetta della saga di Gordon (fra le più rappresentative) in entrambe le edizioni. Il formato di stampa è - in proporzione - rispettato:

Tavola del 6 settembre 1936
EDIZIONE IDW:



EDIZIONE TITAN:


Ecco, così si fa, e in entrambi i casi. Perché, nonostante quello che può sembrare a prima vista, l'edizione Titan è un po' più rispettosa delle cromie originali: ovvero, l'intervento sulla scansione è stato meno drastico. Il restuaro IDW, invece, si è spinto un po' più in là, ricreando le cromie come con tutta probabilità apparivano non tanto sulle copie stampate dei quotidiani, quanto sulle patinate originali. Vedremo nel prossimo post se il risultato è stato davvero raggiunto. Ma, per il momento, rassicuro i potenziali acquirenti dei volumi IDW (e accattatevilli! Sono splendidi!): niente a che vedere con le violenze assurde perpetrate ai danni del Phantom domenicale. Si tratta solo di filosofie diverse.
Vedremo tutto ancor meglio nel prossimo post.

Aggiunta del 24 settembre 2012:

Ecco la stessa tavola (e la vignetta corrispondente) nell'edizione Comic Art. Il mio primo commento è nelle risposte ai vostri interventi, ma lo riporto qui:
Una mia prima considerazione, al volo: l'edizione di Rinaldo Traini è ottima, e benché i colori siano completamente rifatti, il risultato è gradevole.