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martedì 11 maggio 2010

L’avventuroso 7 (1935 – quarta parte: gli italiani)

1935



È interessante notare come cambia il sottotitolo de L’avventuroso: inizialmente è “Grande settimanale d’avventure”; col numero 31 diventa “Grande settimanale per tutti”. È ovvio che Mario Nerbini avverte la necessità di rimarcare che il suo target (diremmo nel 2010) non è solo adolescenziale, ma anche adulto, e ciò per cercare di parare i prevedibili colpi dell’establishment moralista. Lo stesso Nerbini pubblica anche, sempre nel 1935, un trafiletto in cui dichiara esplicitamente che L’avventuroso si rivolge non solo e non tanto ai ragazzini, ma ai tanti “giovanotti e signorine” che frequentano le edicole. Resta il fatto che la grandissima maggioranza dei lettori appartiene alla fascia di età dai dodici ai sedici anni: sono i più controllati da genitori, educatori, sacerdoti, capi delle organizzazioni di partito, che si faranno presto sentire…

domenica 18 aprile 2010

L’avventuroso 3 (1934)

1934, fine


Flash Gordon, come ho già detto, è una storia a soggetto, senza sceneggiatura pianificata. Le cose accadono in modo apparentemente casuale e le situazioni si ripetono spesso uguali (Gordon salva la ragazza di turno in pericolo dal mostro in agguato), con minime variazioni sul tema: si chiama iterazione narrativa. L’autore dei testi (Don Moore o forse Raymond stesso, all’inizio) non sa bene dove andare a parare. L’effetto, spesso, è irritante; talvolta involontariamente comico. Talvolta, dico: perché la carica avventurosa e la forza profonda di questo fumetto, come altri degli anni Trenta, colpiscono ancora oggi, nel 2010.