Sempre il grandissimo Sergio mi invia altre scansioni da "L'ometto Pic" del 1945-46, chiedendomi (chiedendoci) aiuto per identificare alcuni interessantissimi ma oscuri disegnatori. Dunque, secondo voi, chi è questo? Forse Giuseppe Perego? La butto là, senza troppa convinzione.
lunedì 19 ottobre 2009
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Perego? Sarebbe mooolto diverso dal Perego che conosco io. Certo quello viene dieci anni dopo...
RispondiEliminaComunque, nella mia estrema ignoranza di cose non-disneyane, fammi sparare un'ipotesi: Carlo Cossio.
Lo dico perché i "nasi" mi ricordano quelli di certi Cucciolo e Beppe e di un Pepito disegnato da Cossio...
Ma infatti! Perego è proprio l'ultima delle opzioni. La buttavo là anche perché il Nostro lavorava a Topolino già nell'Anteguerra (!) e la terza tavola è un calco dell'Uomo Nuvola.
RispondiEliminaPerò tanto meno Carlo Cossio, secondo me: quel poco di suo, umoristico tout court, mi sembra parecchio distante da questo misterioso disegnatore.
Grazie, Marco!
Ciao, se dovessi pensare a qualcuno che in quel periodo era attivo, e possedeva uno stile disneyano assi spiccato, direi che potrebbe essere l'animatore Gustavo Petronio (creatore di Arrigo e del cagnolino per la Arrigoni, qualcosa di suo era apparso qualche anno prima sul CdP).
RispondiEliminaSapevo (da Bottaro) che Petronio aveva fatto fumetti, Secondo lui avrebbe anche potuto essere la mano dietro l'ultimo episodio di Tuffolino, dopo P. L. De Vita (ma io non ne sono convinto del tutto).
Peraltro, l'esperienza di Petronio si avvicina molto a quella dei Cossio (come curriculum) e a quella di Liberio Pensuti, che però non credo avesse fatto fumetti.
Cambiando discorso, e parlando di Landolfi... Non se se avete visto sul mio blog,,, (ma credo che l'editore abbia mandato un pdf anche a te, Leonardo), la ristampa di opere selezionate di Landolfi è cominciata, il primo volume esce adesso: Don Chisciotte, a cura di Nicola Pesce Edirore.
Ciao!
L.
Grazie, Luca!
RispondiEliminaPetronio? Dovrei vedere qualcosa di suo, ma di "statico". Questo disegnatore continua a ricordarmi qualcuno, non so chi. Ma la tua è un'ipotesi molto ragionevole.
Bene per Landolfi, perbacco! Peccato si caschi sempre sul Don Chisciotte, ma, insomma, vedremo anche altro, presumo!
Ciao
Grazie a tutti per le varie ipotesi. Certamenti assai interessanti. La ricerca continua...
RispondiEliminaL'"Ometto Pic",rarissima testata dell'immediato Dopoguerra edita dalla Pegago, di fatto dell'editore stampatore Fausto Capriotti, sarà, forse, prossimo inserto di sedici pagine a colori del nostro Notiziario (G.A.F. Firenze). Una curiosità alcuni degli artisti presenti sulle pagine del giornalino, Vittorio Cossio in primis, parteciparono alla lunga e sofferta lavorazione del film animato "La Rosa di Bagdad". Alcuni dei personaggi a fumetti presenti sulle pagine del giornalino, Hamedin, Sindabad, Lindoro (vedi archivio di questo blog) pare, dico pare, hanno. secondo me, qualcosa nella stilizzazione dei personaggi del "cartone animato".
Sergio
Questa nuova edizione del Don Chisciotte di Landolfi sarà sicuramente un'opera pregevole, ma il fatto che si tratti del primo volume di quella che, se ho ben capito, è una collana di classici della letteratura trascritti a fumetti, non garantisce nulla sul piano di un'eventuale ristampa globale dell'artista romano.
RispondiEliminaIo speravo in una "Biblioteca di Lino Landolfi" come quella Deluchiana recentemente partita (e, spero, non già arrivata).
Senza voler dimenticare che anche l'opera di ristampa deluchiana, così come è stata proposta, lascia un po' di amaro in bocca (in De Luca il colore non è apposizione posticcia realizzata in redazione...)
Biblioteca deluchiana? Quando? Dove? Me la sono persa...
RispondiEliminaLa Black Velvet ha pubblicato il primo numero di una collana intitolata "La Biblioteca di Gianni De Luca" con ristampati (in bianco e nero) "Gian Burrasca”, “La freccia nera” e “Pattini d’argento".
RispondiEliminaVolume di grandi dimensioni (21x29 cm), softcover, 184 pagine.
È uscito più o meno in contemporanea al catalogo della mostra organizzata dalla Hamelin (De Luca - il disegno pensiero).
Quanto meno il catalogo debbo procurarmelo... Grazie, Fortunato!
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