1934
Su Topolino, nel 1934, Cino e Franco spopolano, ma ovviamente non sono soli. Ci sono, tanto per cominciare, le splendide tavole domenicali del Mickey Mouse di Floyd Gottfredson e collaboratori. A partire dal 7 Aprile appare una memorabile storia a continuazione, la favola La novella di Topolino, che sarà ristampata col titolo Topolino Principe Azzurro. Il tipo di stampa utilizzato da Nerbini tradisce la cromia originale, ma miracolosamente (grazie a un felice connubio di carta, inchiostri, cura generale), l’effetto è delizioso:
Perché ho detto prima che Nerbini “tradisce” la cromia originale? La stampa di Topolino (a cura degli stabilimenti fiorentini Vallecchi) utilizza un processo in tricromia, in cui (per risparmiare) vengono utilizzati solo i tre colori fondamentali (rosso, blu, giallo) in varie combinazioni e sovrapposizioni, escludendo il nero. Il quale viene approssimato dalla sovrapposizione del blu e del rosso. Ingrandendo alcune immagini che presentano degli occasionali fuori registro, si nota chiaramente:
Le cosiddette “ristampe anastatiche” delle pubblicazioni Nerbini, negli anni Settanta, approssimeranno a tal punto questa raffinata tecnica artigianale, da rendere tali riproposte ben lontane dai modelli Anteguerra e – a volte – quasi inguardabili. Invece, La novella di Topolino, prima edizione 1934, infedele ma bella, è una festa per gli occhi:
Notevole anche la breve serie di avventure con Piedidolci, in cui appaiono anche due… anarchici bombaroli (tale era, negli anni Trenta, l’etichetta che più o meno arbitrariamente si attribuiva a tali figuri):
Sarà interessante, a suo tempo, verificare la traduzione: non dispongo, infatti, delle domenicali Disney in versione originale. Un esempio, tra i tanti, di come Gottfredson, Osborne e agli altri cartoonist di Hyperion Avenue erano legati ai temi di attualità e alla realtà vera, anche quella più scottante.
L’altra avventura domenicale a continuazione pubblicata su Topolino nel 1934 è quella conosciuta in seguito col titolo La brigata Topolino al Lago Polveroso, surreale e deliziosamente folle:
Le daily strips di Mickey Mouse, come ho detto più volte, sono appannaggio del Supplemento. Ma, alla fine del 1934, appare, correttamente pubblicata in nero (o meglio, in blu) all’interno del giornale, la storia Topolino e l’elefante. Sarà questo un episodio-chiave, che segnerà (lo vedremo poi) il passaggio di consegne, avvenuto in modo non del tutto limpido, tra Nerbini e Mondadori, relativamente ai diritti Disney:
"Avventura surreale e deliziosamente folle" quella del Lago Polveroso anche in alcuni dei versetti ottonari e dei dialoghi. In particolare sul n.90 si raggiungono toni forti e "politicamente scorretti" quando Orazio è ormai ridotto ad animale feroce e incontrollabile e Topolino vorrebbe ammansirlo, di fronte allo scetticismo dello scienziato.
RispondiEliminaE' impossibile lasciare
Un cristian la belva a fare
Mickey vuole ad ogni costo
Ricondurre Orazio a posto
Non dà retta allo scenziato, (è scritto proprio così!!!)
Un progetto ha già formato
Ed ormai sa come fare
Per poterlo catturare.
Una corda ed un pasticcio
Per levarsi dall'impiccio,
E con sé conduce Pluto
Per trovar l'amico a fiuto
Finalmente lo rintraccia
E gli mostra la focaccia...
E' possibil con quell'esca
Che a pigliarlo non riesca?
E' possibile purtroppo!!
Fugge Orazio di galoppo
Restan lì cane e padrone...
Tutti e due fan compassione.
Ma che fare? In casi tali
Tutti i miseri mortali
Devon rendersi servizio
Fosse pur con sacrifizio,
(a questo Topolino dice: "...credo che finirà per sbranarci tutti quanti!" e lo scienziato seraficamente replica: "Se avete un fucile vi conviene ammazzarlo! Per conto mio sono soddisfatto che l'esperimento sia riuscito benissimo!")
Non si può ammazzar l'amico
Così in men che non ti dico
Per levarsi la molestia
Se diventa troppo bestia
Se si doman quelle vere
I leon, tigri, pantere
Si potrà domar pian piano
Con le buone anche un cristiano
Che abbia avuto la gran croce
Di venir bestia feroce,
Ma bisogna oggi o domani
Bene averlo fra le mani.
Sarò controcorrente, ma a me i versetti a commento sotto i fumetti di Mickey piacciono, per il loro carettere spesso un po' folle e ironico, e per le rime e i vocaboli utilizzati, quasi mai banali. Parlo del TOPOLINO 1933 e 1934 perché dopo l'inizio del 1935 i versetti cominciano a perdere di originalità, probabilmente perché (ipotizzo)chi li scriveva passò il testimone.
Caro Claudio, hai decisamente più curiosità e capacità critica di me... Ho sotto gli occhi queste cose da tanti anni, e ho sempre snobbato le didascalie, probabilmente perché condizionato dal vecchio modo di pensare collezionistico degli anni Settanta. Invece ci sono piccoli tesori nascosti, su Topolino, che continuano a sfuggirmi. Grazie!
RispondiEliminaNella domenicale con i bombaroli, i criminali nell'originale vengono esplicitamente definiti dei "rossi". Ritengo sia il primo esplicito riferimento al comunismo in Mickey Mouse.
RispondiEliminaLuke
@ Luke: capperi, questa è un'informazione di enorme interesse. Vent'anni prima di Mook, quindi, e in modo molto più diretto e inequivocabile. Grazie!
RispondiElimina