1949
1950
1951
1952
Lo “Spaghetti western”, quello reso celebre in tutto il mondo da Sergio Leone negli anni Sessanta, è anche debitore di una particolare cinematografia comico-avventurosa degli anni Cinquanta, quella che vedeva spesso Raimondo Vianello, Renato Rascel e altri beniamini dello schermo impersonare casarecci cow boys. Queste pellicole, a loro volta, erano debitrici di Tex ed epigoni e dei fumetti che li parodiavano, come questi di Jacovitti:
1953/1954
Jacovitti “riscrive”, al suo originalissimo modo, varie storie disneyane. Abbiamo già visto Mandrago/Topolino e la lampada di Aladino; qui ci sono echi precisi da Barks e ancora da Gottfredson. Magari anche da Zavattini e De Sica…
Pippo milionario è (forse) l'unico esempio di continuity Jaccovittesca. Nel precedente cineromanzo Pippo agli Antipodi riceveva in premio una forte somma di denaro, la cui gestione diventava il tema della successiva avventura. In Pippo Ugh invece compare un contemporaneo nipote di Tex Revolver, che sarà poi il protagonista di uno dei primi western comici di Jac. Mitica la partecipazione di Tex Revolver sul Corrierino assieme a Cocco Bill e Occhio di Pollo nell'avventura con i .... Polli con l'Occhio !
RispondiEliminaciao
da Lele
Verissimo! Pippo agli antipodi/Pippo milionario è giocata sulla stessa idea di Topolino e il mostro bianco / Topolino sosia di re Sorcio
RispondiEliminaciao
Leonardo
Grazie Leonardo per questi post. Io non ho la fortuna di possedere le copie del Vittorioso, ma mi baso sulle ristampe Mondadori. Devo dire che nella versione a colori originale le storie di Jacovitti rifulgono in tutto il loro splendore !
RispondiEliminaciao da Lele
Salve, anch'io come Lele conosco le storie di jac dagli Oscar Mondadori, per cui vederle finalmente nel loro formato originale e' per me una grande emozione.
RispondiEliminaDomandina: ho notato in fondo alla tavola di Pippo Ugh le carictaure del direttore e di un redattore: sono Domenico Volpi e Nando Marchi (o La Marca?), giusto? In effetti jac infila spesso caricature dei suoi colleghi, l'architetto in Pippo Milionario si chiama Gianin del Duca, per tacere dei manifesti con la taglia sulla testa di Andrew Lavezzo' appesi aui muri di New York nelle storie di Tom Ficcanaso sul Giorno dei ragazzi...
Come si dice in inglese: keep up the great work.
paolo
Per Paolo: giusto, grande occhio. Domenico Volpi, sì. ma Nando Marchi (o La Marca) non l'avevo individuato, anche se era evidentemente una caricatura. Il fatto è che non sono mai stato uno storico del Vittorioso! Sarebbe bello ci leggesse anche gente come Tomaso Turchi, per dire, che sicuramente ci saprebbe dire molte cose. Se hai visto anche le caricature fatte da Landolfi, capisci che il Vitt, negli anni Cinquanta, era davvero una redazione vecchio tipo, con gli artisti che si incontravano fisicamente. Quanto ci sarebbe da approfondire!
RispondiEliminaGrazie per gli interventi.
All'inizio del cineromanzo di "Pippo agli Antipodi", nella undicesima vignetta si vede uno strano gatto a sei zampe che ricorda il cane dell'Agip, con la scritta supercortemaggiore. Jacovitti in questo periodo iniziava la collaborazione con il Giorno, di Mattei e forse anche per questo ha realizzato questa simpatica gag.
RispondiEliminaCiao da Lele
Grazie Leonardo per il complimento... in verita' ho cominciato solo di recente a scoprire le caricature nelle storie di jac grazie alle introduzioni ai volumi di stampa Alternativa: Domenico volpi e nando marchi compaiono infatti come gangster insieme a Mario basari e Giovanni Lombardini nella storia "Jak mandolino e Gionni Chitarra".
RispondiEliminaTra l'altro, ho letto il Giornalino tra il 1976 eil 1984, quando ci lavoravano disegnatori e sceneggiatori che ora, grazie al tuo blog, scopro aver fatto parte del Vittorioso: lino Landolfi, Gianni de Luca, mario basari...
Scusa, ho dimenticato di firmarmi:
RispondiEliminaSaluti, paolo