lunedì 28 settembre 2009

Il Vittorioso 1951/52 e gli altri autori

Grazie per i vostri contributi ai post precedenti: le note su Roudolph, che mi promettevo di ricercare nel prossimo futuro, sono già un’ottima base di partenza.Su un piano decisamente inferiore ai maestri finora esaminati, ma sempre di altissimo artigianato, è l’opera di Ruggero Giovannini. Nel 1950, con Il leone di San Marco, su testi di De Barba, è ad un livello grafico di tutto rispetto, con un uso del chiaroscuro ispirato, più che dalla scuola americana di Milton Caniff ed epigoni, ai grandi maestri italiani dell’anteguerra e dell’immediato dopoguerra:

La lezione del suddetto maestro americano, e anche quella del suo emulo Frank Robbins, si svela invece prepotente nel 1952 in una storia del tutto particolare, Un uomo contro il mare:

Ricordate i “fumetti verità” del Corriere dei Ragazzi, nel 1971/75? Li abbiamo visti in un vecchio post . Quest’opera, su soggetto di Piero Salvatico (che Perogatt dice fosse anche l’autore della Posta Vitt) ne è un’antesignana. L’idea di utilizzare il Fumetto non solo come mezzo di intrattenimento – o forma d’arte fine a se stessa – ma anche come forma di giornalismo visuale, era nel 1952 decisamente precorritrice. Giovannini contribuisce con un segno di grande realismo decisamente degno della syndication americana del periodo.
Interessante, soprattutto sul versante grafico, è La terra dell’oro, su testo di Eros Belloni e disegni di Guerri (Alberto o Mario?):

Sorprendente, per l’originalità grafica e per l’ambientazione sarda assai realistica, la storia Il bosco di nessuno, su testi di Eros Belloni e disegni di Carlo Boscarato. Mi pare che meriti un attimo più di attenzione:

Dotato di uno stile decisamente personale, fra questi minori del Vittorioso (“minori” forse allora, fra tanti giganti: oggi sarebbero tutti primi della classe) è Gino D’Antonio, che sarà attivissimo in seguito e certo non solo sul Vitt:

Per Renato Polese, anche lui prolificassimo autore degli anni Cinquanta (e Sessanta) ci viene in aiuto una scheda pubblicata proprio sul Vittorioso, che anche nel dare dignità autoriale ai propri collaboratori, dimostra in questo periodo una notevole sensibilità. A proposito: non ho mai citato il sito degli Amici del Vittorioso , che contiene molte informazioni utili. Rimedio adesso.



Col prossimo post torniamo ai nostri “giganti” e ad un nuovo, importante autore.

2 commenti:

  1. Ragazzi esce in edicola “100 ANNI DI FUMETTO ITALIANO”!!
    Guardate cosa ho trovato”La Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera presentano una collezione inedita per
    celebrare i cento anni della nascita del fumetto italiano.
    Ogni volume è dedicato a un diverso genere tematico e presenta le migliori storie di ogni personaggio, corredate da un ricco e inedito apparato redazionale. In questa uscita “Dylan Dog e il piacere della paura”, il personaggio più celebre e amato dagli ultimi venticinque anni rivive le storie più belle di sempre in una inedita edizione a colori. L’Indagatore dell’Incubo sarà accompagnato da una imperdibile sezione antologica tutta dedicata al fumetto dell’orrore. La prima uscita Dylan Dog e il piacere della paura. Dal 30 settembre in edicola con La Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera”
    Ciaoooooo fichissimo!!!!!

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  2. Per quanto riguarda il dubbio relativo al Guerri della "Terra dell'oro", un'intervista ad Alberto Guerri apparsa su "Fumetto" 8/1993 dà qualche indizio: Alberto dice di aver disegnato, a differenza del fratello, "pochissimi fumetti", e - a domanda sulla sua produzione per il Vittorioso - risponde "Lavorai per quasi tutti i disegnatori più famosi [...] e disegnai anche alcuni cineromanzi per gli Albi di Ted, Jim Brady e Jolly". Tutto ciò sembrerebbe indicare Mario come il disegnatore che cerchiamo, ma c'è un ma: Alberto dice che Mario morì in un incidente stradale nel 1951... la storia è del 1952, potrebbe essere l'ultimo lavoro uscito postumo? Chissà...

    Ciao,
    Armando

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