Un grande Maestro appartenente alla suddetta categoria dei “devianti” (dal punto di vista cattolico, s’intende), sempre coraggiosamente critico e ribelle alle imposizioni, è Franco Caprioli. Abbiamo già visto alcune delle sue opere precedenti – è fra i Padri Fondatori del settimanale, anche se con lunghi periodi di sospensione – ma dopo la chiusura di “Topolino” e degli altri giornali a fumetti classici di grande formato, il “Vittorioso” è fra le sue poche fonti di reddito. E perciò si impegna moltissimo in alcune riduzioni – quasi tutte opera di Rudolph – di classici letterari. Nel 1950, la sua opera più affascinante è senz’altro L’ussaro della morte, annunciato da una copertina speciale:
Caprioli fa uso, evidentemente, di fotografie e di documentazione di prima mano. Ma la cosa più affascinante è l’aspetto crepuscolare della sua opera, con suggestioni macabre che rimandano a suoi disegni inediti degli anni precedenti, riprodotti in varie monografie, ultimo il già citato saggio di Brunoro-Caprioli:
Niente male, eh? C’è anche un rappresentante dei suoi… datori di lavoro. E l’anno è addirittura il 1941! L’immagine è tratta dal testo che segue, un raro fascicolo, illustratissimo, edito nel 1984. Termino con la copertina del bel saggio di Luigi Bernardi e Paolo Ferriani, edito nel 1988, terza – ed ultima – voce della striminzita bibliografia del Maestro di Mompeo. Ma noi torneremo presto su di lui, e a varie riprese.
Magnifique blog. C'est un plaisir de découvrir les anciens dessnateurs italiens. Continuez !
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