sabato 14 marzo 2009

Scaffale 8
Sarà meglio cercare di essere un po’ più sbrigativi… Il blog è per me e per pochissimi amici, d’accordo, ma è carente almeno in una delle qualità a mio giudizio fondamentali di questa nuova forma di comunicazione: la proposta di materiali sconosciuti, rari, degni di essere rivalutati, in una forma che possa essere utile al visitatore. Quando arriverò alle collezioni di “antiquariato”, vedrò di tralasciare l’ovvio e di ricorrere, per le cose davvero curiose, mai viste e degne di ripescaggio, allo scanner, invece che alla mia modestissima macchinetta fotografica.
Dunque evito anche di elencare (l’immagine lo fa da sé) i bei volumi sul cinema d’animazione, che aprono l’ottavo scaffale, davanti ai quali penzola l’irresistibile Marsupilami di Franquin. Menzione d’onore solo per Enchanted Drawings, una storia dell’animazione, edita dal newyorkese Knopf, uso a produrre libri tipograficamente sopraffini, che è fra le migliori storie dell’animazione mai scritte, illustrata con immagini di incantevole bellezza. Ho ridotto moltissimo l’acquisto di libri di questo genere, anche perché, dopo l’avvento del DVD (ed ora del Blu-ray, agognato mezzo ad alta fedeltà di riproduzione dell’immagine), abbiamo una buona messe di opere da poter ammirare in movimento, come ha da essere.
L’enciclopedia del Fumetto di Maurice Horn, qui in doppia versione americana e italiana, mi suscita divertenti e anche struggenti ricordi: una città toscana, un pallone pressostatico, e due ragazzini dallo stesso nome proprio (uno di cognome faceva - e fa ancora - Boschi) che si divertivano come matti a satireggiare lo sforzo di Luciano Secchi, in arte Bunker, che era stato l’artefice dell’edizione nostrana… Traghettata di qua dall’oceano con molte aggiunte e modifiche, anche un po’ arbitrarie. Che bei tempi.
La foto al centro, dietro il bolide rosso di Nivola (e uno scarabeo jacobsiano), ritrae Luciano Bottaro e Carl Barks, a Rapallo, nel 1994. Anzi, vi propongo, di quell’indimenticabile visita italiana del Mago dei Paperi, un poster auto costruito:
Troppi ricordi, troppe cose e persone che non ci sono più, non voglio parlarne, non adesso. Il menù in basso a destra, firmato da vari amici, testimonia uno dei pranzi più belli della mia vita. Ci sarebbe anche un’altra magnifica foto, ma lasciamo stare: è troppo personale.
Un altro volume “imperdibile”, come si dice, è la monografia di John Canemaker su Winsor McCay. Credo che sia stata ristampata, dopo un lungo periodo di difficile reperibilità. Accanto, ovviamente, c’è l’unica edizione (degna) al mondo del piccolo, dolce Nessuno, quella in sei volumi della Fantagraphics Books. Irreperibile (credo) in questa veste, è facilmente acquistabile a pochi dollari, o euri, nella versione in unico tomo della Taschen. Ne esiste una terza edizione, edita dalla Checker, che non possiedo, ma mi dicono che si avvalga degli stessi impianti delle precedenti. I quali, diciamolo, francamente, non sono il massimo: Little Nemo, realizzato per i grandissimi quotidiani di oltre cent’anni fa, esige un formato ben diverso, e una scansione molto accurata, che manca nel tentativo Fantagraphics. Non che con le mie povere foto si veda granché, comunque:

Molto meglio va con i due volumi in-folio editi dalla Sunday Press, che vedremo più avanti. Ma anche quelli hanno i loro bravi difetti.
Non possiedo granché di Hugo Pratt, a parte certi volumi fondamentali, fra cui soprattutto Gli Scorpioni del deserto (che vedremo poi), Corte Sconta detta Arcana e Una ballata del Mare Salato. Quelle che vedete NON sono prime edizioni, costosissime sul mercato dell’usato. Infine, due parole su I fumetti d’oro Nerbini, un’antologia data 1972, quando Alfonso Pichierri prese le redini della gloriosissima casa editrice. Raccoglie alcune storie italiche degli anni Trenta, quasi tutte di scarso valore artistico, ma il volume merita per pregio editoriale, per interesse storico, e per certe illustrazioni di grande suggestione:

Inoltre credo che il Pinocchio “modernista” di Giorgio Scudellari, pubblicato originariamente nel 1937 (vedremo in seguito il relativo settimanale), meriti un minimo di attenzione e forse di rivalutazione critica:
La prossima volta prenderò in esame alcuni fascicoli, che qui non si notano, ma certo sono di grande interesse: specie le opere di Ezio Ferraro, proto-collezionista e storico pioneristico.

3 commenti:

  1. Molto interessante il post su Little Nemo. Anch'io ne ho parlato nel mio blog. Mi è piaciuto abbastanza il film a cartoni animati del 92, volevo sapere se lo avevi visto e cosa ne pensi.
    Ciao da Lele.

    RispondiElimina
  2. Ho visto: bei volumi, alcuni li ho anch'io, ne parlerò probabilmente più avanti. No, non ho mai visto il Nemo nipponico: ha vinto il pregiudizio, mi pare una contraddizione in termini... Come si fa a conciliare il Sol Levante e McCay? Mah...
    Ciao

    Leonardo

    RispondiElimina
  3. Confermo la ristampa del volume di Canemaker su Winsor McCay. Per una bizzarra coincidenza, ho finito di leggerla proprio mezz'ora fa!

    RispondiElimina