lunedì 30 maggio 2011

L’avventuroso 12 (1936 - quinta parte): arriva L'Uomo Mascherato!

1936





Sul numero 101 de L’Avventuroso (13.9.1936), Mario Nerbini annuncia trionfalmente ai lettori il nuovo acquisto, fatto lo stesso giorno dell'uscita della serie negli Stati Uniti.
Nell’ultima pagina appare la prima mezza tavola del personaggio:



Si tratta delle prime due strisce, allungate e rimontate, della nuovissima serie Phantom di Lee Falk (autore anche di Mandrake) e Ray Moore, uscita negli Stati Uniti il 17 febbraio 1936:


“Paratevi, Michele!” È una delle più celebri battute delle “traduzioni” nerbiniane: rileggendo le storie de L’Avventuroso, non si resiste alla tentazione di immaginarsi i dialoghi pronunciati con uno spiccato accento fiorentino. Ricordo un’irresistibile “atto unico”, ambientato nella redazione di Nerbini, scritto da Carlo Pedrocchi, figlio del grande Federico. Il titolo era Chiappate il filantropista! Ed era fatto praticamente solo di “perle” pescate nelle traduzioni di cui sopra, involontariamente comiche.




Le strisce originali sono tratte dalla (discutibile) edizione americana edita da Hermes Press.
Lee Falk sfodera in Phantom tutto il suo talento di raffinato e ironico story-teller: le trame avventurosissime dell’Ombra che cammina sono infatti piene di un humour che non si trova certo negli altri fumetti del periodo, nemmeno in Mickey Mouse, e difficilmente in quelli posteriori:



Ray Moore è un disegnatore dal talento tutto particolare, dotato di uno stile, come dicono gli anglosassoni, “atmosferico”, pieno di fascino, anche se a tutta prima può sembrare fin troppo essenziale. Non abbiamo mai avuto dati biografici di Raymond S. Moore, nato (forse) nel 1905 e morto nel 1984: è stato fra noi fino a tempi tutto sommato assai recenti e ci mordiamo tutti le mani per non aver nemmeno cercato di metterci in contatto con lui. D’altra parte lo stesso Lee Falk, che invece è venuto spesso in Italia, ha contribuito ad alimentare l’aura di mistero che ha sempre circondato questo autore. Fu lui a mettere in giro la voce che avesse problemi di salute. Di certo sappiamo solo che Moore ha disegnato solo il periodo iniziale della serie, fino più o meno al 1942, lasciando poi strisce e tavole nelle mani di Wilson McCoy.
Phantom/L’Uomo Mascherato è un personaggio di statura mitica. È ancora oggi popolare in tutto il mondo, specie in Scandinavia e in Australia, dove è oggetto di un autentico culto. Viene spesso citato, per lo più a sproposito, come iniziatore dei supereroi: certo è fra i primissimi a indossare una calzamaglia e una maschera, e i suoi umanissimi “poteri” somigliano a quelli del Batman di Bob Kane. Ma Phantom appartiene ad un universo totalmente diverso: è un tipico prodotto di altissimo livello della syndication, che obbedisce a criteri assai diversi da quelli che governano l’editoria dei comic books.


5 commenti:

  1. Caro Donald:

    Tu titilli il filologo che è in me, e io reagisco... si fa per dire.

    Ordunque... Ray S. Moore dovrebbe essere nato a St. Louis, Missouri, il 19 aprile 1905 e morto a Higginsville, Missouri, nel luglio 1986.

    Riguardo a testi e disegni di The Phantom nel periodo Moore, ecco i dettagli:

    Strisce quotidiane
    Falk ne scrive i testi dal 17/2/1936 in poi.Nel periodo 1942-45, tuttavia, lo sostituisce spesso anonimamente il poi noto scrittore di fantascienza Alfred Bester.

    Falk schizza a matita le prime due settimane di strisce, dal 17/2 al 29/2/1936, inchiostrate da Moore (che in precedenza, ricordiamolo, aveva splendidamente rifinito a china Mandrake per Phil Davis).

    Moore disegna poi completamente la strip dal 2/3/1936 fino al settembre 1942.

    Già dal 1941 gli fa tuttavia da assistente il non eccelso Wilson McCoy, il quale rileva il disegno della strip dal settembre 1942 fino al ritorno di Moore dalla Guerra.

    Moore disegna di nuovo la striscia dal 12/11/1945 al 13/7/1946, finché la ferita alla schiena subìta in combattimento non gli impedisce letteralmente di stare al tavolo da disegno. Ciononostante, la striscia sarà ancora attribuita a lui e comunque non firmata da McCoy fino al 19 febbraio 1949.

    Passiamo adesso alle tavole settimanali. Falk le scrive dal 28/5/1939 in poi, ma tra il 1942 e il 1945 lo sostituisce spesso Bester.

    Moore disegna le tavole dal 28/5/1939 al 20/12/1942, con l'assistenza di McCoy dal 1941.

    McCoy lo sostituisce anonimamente dal 27/12/1942 al 2/12/1945, poi ancora dal 29/12/1946 al 26/1/1947, dal 14/12/1947 al 16/5/1948 e dal 19/9/1948 al 6/3/1949. La tavola gli viene infine ufficialmente accreditata dal 13/3/1949.

    Moore riprende nel frattempo il disegno delle tavole dal 9/12/1945 al 15/12/1946, poi disegna a matita quella del 22/12/1946 (chine di McCoy). Di nuovo, disegna le tavole dal 2/2/1947 al 7/12/1947 e dal 23/5/1948 al 12/9/1948, poi getta definitivamente la spugna anche nella serie settimanale e si ritira a vita privata.

    Magari a qualcuno queste cosette interessano...

    Salutoni e complimenti da
    Beka

    RispondiElimina
  2. Wow, grazie, Beka!
    Queste notizie interessano senz'altro a ME, ma sono certo anche a molti altri frequentatori del blog.
    Falk aveva davvero disegnato le prime due settimane di strisce? Ricordo che lui diceva di aver fatto la stessa cosa con Mandrake...
    Grazie ancora!

    RispondiElimina
  3. grande Albert.
    Grazie.
    Sergio

    RispondiElimina
  4. Salve Donald. Sono Carlo Pedrocchi (c.pedrocchi@alice.it) e ti scrivo per ringraziarti di due cose: 1: avermi fatto scoprire una cosa che non sapevo e cioè che mio padre aveva esordito come sceneggiatore-disegnatore su JUMBO nel 1933. Ora devo doverosamente e pubblicamente scusarmi con tutta fumettolandia per aver sempre detto e scritto che il suo fumetto "ufficiale" d'esordio era stato "I due tamburini" su I TRE PORCELLINI nel 1935. -- 2: la tua iperlusinghiera citazione (il mio ego s' gonfiato come un aerostato) di "Chiappate il filantropista". Ora mi resta la curiosità di sapere quale vera identità si cela dietro DONALD. Ulteriore gratitudine se vorrai rivelarmela. Rispetto per la tua decisione se invece preferirai restare nell'ombra.
    SNIFF! SNIFF! ARF! ARF! (così tanti anni fa Bonelli salutò mio padre in una cartolina. M'è parso carino fare lo stesso con te).

    RispondiElimina
  5. Ciao, Carlo!
    Sono io, Leonardo! Donald è un vecchio pseudonimo creato ad hoc per questo sito, da troppo tempo - ahimè - trascurato...
    Indimenticabile, quella cartolina! E che onore, riceverla idealmente, dopo tuo padre!
    A presto!
    Leonardo

    RispondiElimina