Lino Landolfi è l’ultimissimo big a lasciare il Vittorioso: lo fa, infatti, nell’ultima pagina dell’ultimo numero, uscito il 31 dicembre 1966. Gli episodi della sterminata saga di Procopio di Torrecupa si diradano un po’ negli ultimi anni del settimanale, ma la chiusura della classica testata vede l’autore impegnato a tenere alta la bandiera del Vittorioso. E Landolfi, d’altronde, sarà una delle colonne del Vitt, la rivista per ragazzi che prenderà il suo posto.
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L’ultima storia di Procopio pubblicata sul Vittorioso è una piccola saga storica, ambientata nelle trincee della Prima Guerra Mondiale. La sua mistura di commedia e autentica tragedia, direi inedita in un fumetto “pupazzettistico”, è probabilmente ispirata a un capolavoro cinematografico ancora vivo nella memoria di quegli anni, e cioè La grande Guerra di Mino Monicelli, con Alberto Sordi e Vittorio Gassman (1959). L’ultima tavola di Procopio in trincea appare sull’ultima pagina dell’ultimo numero del giornale. Landolfi, per il nuovo Vitt, produrrà il Don Chisciotte, di cui ho abbondantemente parlato in occasione della recentissima ristampa NPE; di Procopio, se non sbaglio, non sentiremo più parlare. L’autore avrà un’ulteriore lunga e feconda carriera su Il Giornalino, con – fra l’altro – la saga umoristica di Caster ‘Bum e Piccolo Dente.
1966
Devo accusarmi di un furto a vostro danno. I motivi sono detti nel post che vi segnalo; post che ho edito anche in Face Book, con i relativi dovuti.
RispondiEliminaSe sono stato improprio verso di voi, toglierò il post. Scusatemi se non vi ho chiesto il permesso ma ho visto solo PROCOPIO! :) CORDIALITA', Vitaliano.
http://perdamasco.blogs.it/2011/11/13/il-primo-amore-non-si-scorda-mai-procopio-di-torrecupa-in-versione-west-12159396/
Stai scherzando? "Ruba" quello che vuoi! Quando si cita la fonte, come hai fatto tu, tutto - o quasi - è permesso.
RispondiEliminaCiao!
Procopio ed io ti ringraziamo! :)
RispondiEliminaC'è un qualcosa che scombussola i miei ricordi. Sostengo di aver conosciuto il Procopio in collegio, ma dal collegio sono uscito verso il 1954/56. Qui, invece, si parla del Procopio dal 62. Al che mi domando: soffro di qualche delirio d'amore, oppure, non ho buoni ricordi! :) Cordialità, Vitaliano.
Ahi,ahi!
RispondiEliminaEntrato per curiosità fra le pieghe di questo "giallo" un poco ermetico ( lo strano caso del Procopio "rubato"), devo fare una precisazione su una cosa peraltro conosciutissima: dopo "Procopio in trincea" che chiude l'annata 1966 de "Il Vittorioso", il nostro piccolo ma nerboruto eroe ritorna su "Vitt"con "Procopio in carlinga" a partire dal n°26 del 6 Luglio 1967( bella la copertina con un primo piano del Nostro per l'occasione baffuto).
Formidabile Landolfi nel tratteggiare con mano sicura duelli aerei: vedi le due tavole della sesta puntata"Vitt"n° 31).
La storia in questione finisce su "Vitt"n°33. Rimando gli eventuali curiosi assetati di notizie sul bravo Landolfi al n°53 di "Informa Vitt"n°53 di Settembre2004 dove a partire da pagina16 il sottoscritto disquisisce sul Nostro nell'ambito di "Volti e risvòlti della cosiddetta "Linea Chiara" (con l'inaspettata[?] presenza di Procopio).
A pagina 17 viene riprodotta benissimo una tavola di "Procopio in carlinga".
Fine della sbrodolata autoincensatoria.
Saludos amigos!!
Sono andato a controllare nel mio sacrario cartaceo: a partire dal n°1 di "Vitt" Landolfi disegna "Procopio cavernicolo". "Procopio in carlinga", séguito del Nostro in trincea, era stata in parte già disegnata per "Il Vittorioso", poi rimasta nel cassetto viene ripresa da Landolfi partendo probabilmente dalla tavola 9° tavola (terza puntata) con una impaginazione più dinamica.
RispondiEliminaNon essendo io però un frequentatore delle cronologie ( e da qualche parte sicuramente ne esiste una sui lavori di Landolfi [ Brunoro?]), più di tanto non posso dire.
Anche perché la mia raccolta di "Vitt" è incompleta: acquistavo solo i numeri che contenevano autori a me congeniali. Mah?
Saluti a tutti.
secondo me Procopio raggiunge vette altissime tra fine anni 50 e primi anni 60, ed è uno dei miei personaggi preferiti in assoluto, nonostante il tono didascalico-moralista, la sceneggiatura un pò farraginosa e il dinamismo "muscolare" di certe tavole (che spesso è innovativo e geniale ma a volte rischia il sovraccarico). Non c'è proprio speranza che qualcuno lo riprenda e lo pubblichi prima o poi?
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