Copio e incollo da AfNews:
Lo sapevamo già da molti anni, ovvero da quando ne dette notizia Italo Pileri su un leggendario supplemento ANAF. Ma in tutto questo tempo, avevamo potuto vedere solo due tavole della leggendaria prima versione italiana dei fumetti di Topolino! Invece adesso il ricercatore e filologo disneyano Massimo Bonura è riuscito, spulciando polverose collezioni, a rintracciare quella che pare essere l’unica serie completa delle tavole scritte e disegnate da Guglielmo Guastaveglia nel 1931 su “Il Popolo di Roma”. Si tratta di sei tavole, sorprendenti per la – relativa – modernità e che non tradiscono lo spirito del primissimo Mickey Mouse di Floyd Gottfredson, quello che lottava col Gatto Nip. Ricordiamo che la serie a fumetti originale di Mickey Mouse era iniziata nel gennaio 1930, e che era approdata in Italia già nel marzo di quello stesso anno, su “L’Illustrazione del Popolo”, salvo poi abbandonare il Bel Paese fino al 1933. Le tavole di Guasta rintracciate da Bonura sono dunque le prime con un Topolino “apocrifo”, ovvero non autorizzato (a quanto ci è dato sapere), due anni prima di quelle nerbiniane. Presto altre notizie – e immagini – sul “Notiziario GAF”: ma già adesso, è davvero un sorprendente regalo da un lontano passato!
Quale complice di Massimo, lancio un sasso (ma non nascondo certo la mano!) proponendovi un'ipotesi certamente assai azzardata, ma molto molto fascinosa. Guardate bene quest'ultima vignetta dalla tavola del 21 maggio 1931:
Avete letto bene, in calce alla vignetta? "Esclusività per l'Italia"... E se dunque non di "apocrifi", si trattasse, ma di tavole disneyane con tanto di regolare permesso di Walt Disney?
Càpperi, sarebbe una scoperta ancora più importante, perché retrodaterebbe di vari anni la nascita ufficiale di una scuola di "Disney Italiani".
E bravo Massimo Bonura! Tutta la storia, prossimamente, sul "Notiziario GAF" del GAF-Firenze e su "Fumetto" dell'ANAFI.
Arrivederci al prossimo post con L'Avventuroso 1936 e buon Anno a tutti (in ritardo).
Scavando, scavando qualcosa si trova!
RispondiEliminaEccovi due belle vignette tratte dal Cartoccino dei Piccoli, un giornalino per i più piccini, che il patron Ettore Boschi delle Edizioni Il Cartoccino di Monza, lanciò nel 1929.
La prima vignetta illustra un raccontino di Laura Okeli Romiti e l'autore è Carlo Cossio.
Compare sul numero 29 dell'11 gennaio 1931. Come vedete, a parte gli occhiali,e il tratto artigianale, l'immagine del Topo è pressoché identica all'originale dell'epoca.
La seconda più grande, è di Rino Albertarelli, al tempo anche direttore della testata,compare sul numero 133 dell'8 gennaio 1933.
Anche in questa immagine i cinque "Topolini" conservano la loro identità disneiana.
Sergio
ciao!
RispondiEliminaQuesta volta tu e Boschi mi avete preceduto di poco! Ti ho inviato una email con alcune considerazioni di "filologia disneyana" che partivano proprio da quella postilla in calce alle immagini e dalla concomitante presenza di Nipp.
E... posso dirlo? Di tutti gli apocrifi e pseudo-apocrifi visti ultimamente, questo di Guasta è finalmente un apocrifo a pieno titolo (secondo i miei parametri) e nemmeno così scarso dal punto di vista del disegno. Le storielle, molto semplici, e che pur vanno lette nel contesto, io le trovo piacevoli.
a presto
Claudio
PS un bravo a Massimo che ha finalmente compiuto la preziosa ricerca (possibile che in tanti anni nessuno avesse pensato di muoversi in proposito?). Ha trovato forse ben più di quanto noi ci aspettassimo ;)