venerdì 21 gennaio 2011

L’avventuroso 8 (1936 - prima parte)


Torniamo all’ammiraglia di Nerbini, L’Avventuroso, e seguiamola nella sua marcia trionfale. I giorni d’oro si arresteranno bruscamente nell’autunno del 1938, con i provvedimenti censori del Ministero della Cultura Popolare, ma per adesso non ci sono nuvole in vista. Anzi,
Nerbini può addirittura permettersi di ridurre le pagine da otto a sei, a partire dal numero 61 del 1935, lasciando invariato il prezzo. La ridotta foliazione durerà fino al n. 84.
L’Avventuroso a sei pagine (un unico grande foglio, ripiegato in tre) continua a proporre i suoi pezzi da novanta americani, della scuderia King Features Syndicate. La stella di prima grandezza resta Flash Gordon di Don Moore e Alexander Gillespie Raymond. Nerbini continua a impaginare le tavole domenicali in modo sostanzialmente corretto, sia pure con vari “allungamenti” di vignette, per adattarle al diverso layout del settimanale.

 

Alex Raymond, come abbiamo già visto nei post precedenti, sperimenta varie tecniche di inchiostrazione, dal pennino al pennello. La sua fama si allarga a dismisura, in patria e all’estero. A ventisei anni è già un maestro universalmente riconosciuto e influente, con moltissimi seguaci. Eccolo, in una foto di questi anni Trenta, pescata in rete:


Nel 1935, Raymond continua a disegnare, praticamente senza assistenti, una intera pagina domenicale (con Flash Gordon e il suo topper, Jungle Jim) e una serie quotidiana, Secret Agent X-9. È un tour de force che non potrà sopportare a lungo, come vedremo.


La stampa de L’Avventuroso arranca un po’, in questi mesi, e non rende pienamente giustizia al capolavoro di Raymond. Peraltro il leggendario giornalone di Nerbini resterà, per un tempo lunghissimo, la migliore edizione al mondo di Gordon: pur con tutti i suoi difetti, propone, quasi senza lacune, tutta la produzione dall’inizio al 28 luglio 1938, in grande formato e con buoni esiti tipografici.


Attenderemo gli anni Sessanta del Novecento per avere la discutibilissima edizione dei Fratelli Spada e il decennio successivo per quella in bianco e nero della Nostalgia Press (da noi Garzanti) e per le stampe amatoriali italiane del Club Anni Trenta e della Comic Art. L’unica ristampa americana integrale e coi colori originali, di qualità comunque non eccezionale, uscirà (per la Kitchen Sink, in sei volumi) addirittura negli anni Novanta.


La saga di Gordon prosegue, fra principesse-dark ladies e regni in guerra, mostri rococò e astronavi belle e impossibili, in un allegro caos narrativo. Ma alla fine del 1936 inizia a farsi strada una trama più strutturata e coerente. Il protagonista diventa progressivamente il catalizzatore di una rivolta dei regni indipendenti del pianeta Mongo contro il brutale dittatore Ming lo spietato: il riferimento ai regimi totalitari europei (fra cui c’è proprio l’Italia mussoliniana!) è tutt’altro che velato.


A metà circa del 1936, L’Avventuroso inizia a pubblicare l’episodio “sottomarino” di Gordon, Il mare del mistero. È un momento particolarmente felice della saga, sia dal punto di vista narrativo che grafico. Un esempio della versione originale, preso dall’edizione Kitchen Sink prima rammentata, rende evidenti sia i pregi che i limiti tipografici della stampa nerbiniana:





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