Ricevo per email da
Claudio Gioda questo fondamentale contributo:
Oggi pomeriggio davo un'occhiata alle tavole di
Guastaveglia sul "
Popolo di Roma" del 1931 che Bonura mi inviò qualche giorno fa e stavo giusto per scriverti, per chiederti se avevi notato le postille sotto le due ultime tavole, quelle del maggio 1931, quando appare il
Gatto Nipp, con le conseguenze deduttive che si potevano fare a partire da quelle.
Ma ho visto che mi hai preceduto con un post centratissimo sul tuo blog! Complimenti!
Volevo appunto far notare come il gatto Nipp sia ben caratterizzato da Guasta, che deve avere avuto davanti agli occhi le
tavole USA per disegnarlo così.
Noi però sappiamo bene che il personaggio fu pubblicato in Italia solo nel
1936 e anche in altre parti del mondo, secondo i dati INDUCKS, non risulta avere avuto pubblicazioni nel
1931 se non sui quotidiani americani. Quindi, dove poteva aver preso le tavole Guasta, nel lontano maggio 1931, oltretutto a pochissime settimane di distanza dalla pubblicazione sui quotidiani USA?
Una prima ipotesi "romantica" è che provenissero dalla
Disney stessa, che fu interpellata per avere il permesso di pubblicazione, come indicano le
note in calce. Gli americani potrebbero aver fornito del materiale originale. Del resto all'
Illustrazione del Popolo, l'anno prima, fornirono numerose
strips a pochissima distanza dall'uscita in USA.
Una seconda ipotesi di cui tenere conto, meno suggestiva per noi, è però quella che in redazione arrivassero copie di giornali USA con la
strip a stampa e che Guasta avesse visto su di esse il gatto Nipp, traendone ispirazione.
Sarebbe interessante poter andare a fondo ricercando documentazioni, ma mi rendo conto che dev'essere difficile, poiché si trattò di una iniziativa durata pochi mesi sul giornale romano.
La vicenda mi ricorda un po' la storia dei primi
Topolino giornale dopo la controversia con Disney, quando
Nerbini faceva scrivere sotto i topi apocrifi che il tutto era
autorizzato dalla Disney. Se hai notato le tavole precedenti il 14 maggio NON hanno la nota in calce "esclusività per l'Italia".
Se la prima ipotesi risultasse vera (non la giudico così improbabile, anzi!), e cioè che la presenza di Nipp era dovuta ad un modello ispiratore fornito espressamente dalla Disney (le
Daily strips), non avrei difficoltà ad affermare che siamo probabilmente di fronte al
primo Disney Italiano espressamente autorizzato e avallato dalla casa madre.
Certo mi sorge un dubbio: ma se il
Popolo di Roma riceveva le
strip, perché non pubblicarle direttamente, come fece
Gigli a Torino nel 1930?