scheda di Sergio Lama
Il Pinocchietto
Edito dalle edizioni del “Pinocchietto”, il settimanale esce a Milano il primo settembre 1945. Diretto da E. Castiglioni e provvisto dell’indispensabile autorizzazione del P.B.W. , il giornalino presenta in prima pagina le avventure di Pinocchietto, un clone del burattino collodiano, qui assai birbante e furfantello, impegnato in storielle autoconclusive che lo vedono protagonista di scherzi e burle che quasi sempre gli si rivolgono contro. Tra gli autori delle tavole, che in calce propongono la ormai stantia rima baciata, segnaliamo la breve presenza di certo Falcone e di Guido Messina. Successivamente il personaggio è affidato ad un giovanissimo Dino Attanasio che illustrerà Pinocchietto presumibilmente fino alla chiusura della testata. Attanasio, che un paio d’anni dopo disegnerà per Tea Bonelli Furio Almirante, si trasferirà in Belgio e collaborerà per lunghi anni con i due noti settimanali Tintin e Spirou.
Il nome del protagonista, Pinocchietto, è stato assai inflazionato nei decenni passati. Si rammenta, tra le altre numerose pubblicazioni, una collana edita dalla casa editrice Bietti dove, secondo la moda del tempo, Pinocchietto, in una lunga serie di “volumetti illustrati”, affrontava i più disparati mestieri e professioni: poliziotto, magistrato, alpinista, esploratore, palombaro o si recava nella Luna, in Egitto, al Polo Nord, nel Far-West ecc.
In quarta di copertina appare la prima puntata Franco il garibaldino, “Romanzo partigiano”, disegnato, come giustamente fa notare Leonardo, con uno stile naif che rammenta “quello dei cartelloni dei cantastorie”. All’interno del giornalino novelle e le consuete rubriche, con la posta dei lettori curata, visti i tempi, da tale “Zio d’America”. Poco dopo le pagine centrali saranno parzialmente occupate da fumetti di provenienza inglese quali: Lancillotto e Biancastella e Flip cane poliziotto. La storia Franco il garibaldino termina dopo dieci puntate che hanno visto subentrare allo sconosciuto “artista”, un altrettanto sconosciuto autore che si sigla G. O. senza che la qualità delle illustrazioni abbia subito un effetto migliorativo. Al suo posto un nuovo romanzo avventuroso: Spadardita, disegnato da un ventiduenne Augusto Pedrazza che pochi anni dopo diverrà un autore di successo, anche in Francia, con le avventure del tarzanide Akim, creato su testi di Roberto Renzi. Il Renzi, che aveva assunto la qualifica di redattore capo del giornalino, è quasi certamente l’autore dei testi di Spadardita, che termina col numero ventiquattro e della storia che segue, I ribelli di Dranki-tor , entrambi illustrati da Pedrazza. Purtroppo la mia collezione si interrompe col numero ventisei del 15-21 marzo 1946.
Pinocchietto disegni di Guido Messina (n. 3 del 22.9.1945)
Pinocchietto al Polo Nord. Dodicesimo titolo di una collana di volumetti edita dalla Casa Editrice Bietti di Milano nel 1910, al prezzo di lire1,40. Illustrazione siglata V.C.
Pinocchietto al Polo Nord. Dodicesimo titolo di una collana di volumetti edita dalla Casa Editrice Bietti di Milano nel 1910, al prezzo di lire1,40. Illustrazione siglata V.C.