Grazie a Claudio, ma soprattutto a Giuseppe Scalarini!
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Fumetti classici, italiani e non: dalla fine dell'Ottocento al 1970 circa. O anche più recenti, perché la "classicità" è soprattutto una categoria estetica.
ah, quanto ci vorrebbe una (ri)scoperta dei classici... all'ultimo Salone del Libro Usato (gratuito nonostante Dell'Utri) ho trovato a prezzo stracciato un cartonato giallo su Attalo (il romano Gioacchino Colizzi, 1894–1986), che probabilmente il primo italiano a mettere i balloon pur con le rime sottostanti il bel Gagà e Genoveffa la racchia... e badate che questa non è nostalgia dell'infanzia, ho solo 41 anni, un'età che in Italia rientra ancora nella gioventù ;-)
RispondiEliminaImmagino che il bel Gagà non fosse quello di Topolino… :)
RispondiEliminaGuardavo un attimo il sito di Scalarini: molto ben fatto, ma moltissimi disegni sono "fotocopiacce". Possibile che non avessero a portata di mano gli originali?
RispondiEliminaPer il libro della mostra di Forte dei Marmi (da cui ho tratto l’immagine del "nuovo santo") le riproduzioni esano state effettuate tutte a qualità medio-alta quando non altissima, dagli originali (esposti in mostra, un vero spettacolo ti assicuro!)
Riguardo alla equivocità del "Cristo socialista" tanto caro a Scalarini (ma non solo a lui) questa è particolarmente falsante:
http://www.scalarini.it/dbimg/pubblicazioni/172_0.jpg
In realtà ci sono almeno due antenati "embrionali" nella linea ereditaria di "San Caino" (graficamente parlando), e si tratta sempre dell’uomo reso bruto dall’odio. Sembra che per Scalarini fosse facile distinguere le radici dell’odio, nell’ottica di un "soggettivismo cristiano" che spesso lo rendeva assai cieco riguardo alla complessità del problema del "clericalismo".