martedì 5 maggio 2009

Il pinocchietto

Il pinocchietto
scheda di Sergio Lama

Il Pinocchietto
Edito dalle edizioni del “Pinocchietto”, il settimanale esce a Milano il primo settembre 1945. Diretto da E. Castiglioni e provvisto dell’indispensabile autorizzazione del P.B.W. , il giornalino presenta in prima pagina le avventure di Pinocchietto, un clone del burattino collodiano, qui assai birbante e furfantello, impegnato in storielle autoconclusive che lo vedono protagonista di scherzi e burle che quasi sempre gli si rivolgono contro. Tra gli autori delle tavole, che in calce propongono la ormai stantia rima baciata, segnaliamo la breve presenza di certo Falcone e di Guido Messina. Successivamente il personaggio è affidato ad un giovanissimo Dino Attanasio che illustrerà Pinocchietto presumibilmente fino alla chiusura della testata. Attanasio, che un paio d’anni dopo disegnerà per Tea Bonelli Furio Almirante, si trasferirà in Belgio e collaborerà per lunghi anni con i due noti settimanali Tintin e Spirou.
Il nome del protagonista, Pinocchietto, è stato assai inflazionato nei decenni passati. Si rammenta, tra le altre numerose pubblicazioni, una collana edita dalla casa editrice Bietti dove, secondo la moda del tempo, Pinocchietto, in una lunga serie di “volumetti illustrati”, affrontava i più disparati mestieri e professioni: poliziotto, magistrato, alpinista, esploratore, palombaro o si recava nella Luna, in Egitto, al Polo Nord, nel Far-West ecc.
In quarta di copertina appare la prima puntata Franco il garibaldino, “Romanzo partigiano”, disegnato, come giustamente fa notare Leonardo, con uno stile naif che rammenta “quello dei cartelloni dei cantastorie”. All’interno del giornalino novelle e le consuete rubriche, con la posta dei lettori curata, visti i tempi, da tale “Zio d’America”. Poco dopo le pagine centrali saranno parzialmente occupate da fumetti di provenienza inglese quali: Lancillotto e Biancastella e Flip cane poliziotto. La storia Franco il garibaldino termina dopo dieci puntate che hanno visto subentrare allo sconosciuto “artista”, un altrettanto sconosciuto autore che si sigla G. O. senza che la qualità delle illustrazioni abbia subito un effetto migliorativo. Al suo posto un nuovo romanzo avventuroso: Spadardita, disegnato da un ventiduenne Augusto Pedrazza che pochi anni dopo diverrà un autore di successo, anche in Francia, con le avventure del tarzanide Akim, creato su testi di Roberto Renzi. Il Renzi, che aveva assunto la qualifica di redattore capo del giornalino, è quasi certamente l’autore dei testi di Spadardita, che termina col numero ventiquattro e della storia che segue, I ribelli di Dranki-tor , entrambi illustrati da Pedrazza. Purtroppo la mia collezione si interrompe col numero ventisei del 15-21 marzo 1946.

Pinocchietto disegni di Guido Messina (n. 3 del 22.9.1945)

Pinocchietto al Polo Nord. Dodicesimo titolo di una collana di volumetti edita dalla Casa Editrice Bietti di Milano nel 1910, al prezzo di lire1,40. Illustrazione siglata V.C.

Pinocchietto nel FarWest, disegni di Dino Attanasio (n. 26 del 15-21.3.1946)

I ribelli di Dranki-tor II puntata, testi di Roberto Renzi disegni di Augusto Pedrazza (n. 26 del 15-21.3.1946)
Spadardita III puntata, testi di Roberto Renzi disegni di Augusto Pedrazza (n. 13 del 6-13 dicembre 1945)


Ultima puntata di Franco il garibaldino siglata G.O. ( n. 10 del 10-16.11.1945)

venerdì 1 maggio 2009

Una parentesi resistenziale

L’amico Sergio mi ha inviato alcune preziose scansioni di due fumetti resistenziali, usciti “in tempo reale” nel 1945. Uno di questi, Anna, è apparso su Domenica Illustrata, una rivista uscita a Firenze tra il febbraio e la primavera del 1945, stampata su carta assai povera e con una circolazione, credo, limitata al capoluogo toscano e poco più. Per i fiorentini – ma certo non solo per loro, vista l’importanza culturale e storica della città – è un documento straordinario sulle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale, sia umane che materiali. Penso alla tragedia dei franchi tiratori, ai ponti minati, agli interi quartieri fatti saltare per rallentare l’attraversamento della città da parte degli Alleati... E alla catena di vendette che seguirono i giorni terribili dell’agosto 1944.
Anna è un fumetto interessante, con una qualità di disegno non disprezzabile, e certo di grande valore documentario. Che ne dite, vi piacerebbe vederne tutte le puntate? Sia io che Sergio possediamo la raccolta quasi completa della Domenica Illustrata. QUASI, ahimè, manca ad entrambi un solo numero, introvabile.


Per Franco il garibaldino, disegnato con uno stile naif che ricorda quello dei cartelloni dei cantastorie, riporto qui il breve intervento di Sergio, postato qualche giorno fa. Lo invito a fornrci maggiori particolari, se può e se ne ha voglia:
“Un'altra rara testata a fumetti, Il Pinocchietto, uscito il primo settembre del 1945, presentava Franco il garibaldino, una storia dedicata all'eroismo di tanti eroici sconosciuti italiani che combatterono i nazisti.”